Il video-maker materano Marco Braia ha pubblicato su YouTube il cortometraggio “Liberi di crederci”.
La storia prende forma da una letterina per Babbo Natale scritta da un bambino di 10 anni che ha come grande desiderio quello di rivedere il suo papà che vive lontano da lui. Una serie di eventi mossi dal caso, dal destino o semplicemente da due anime che si parlano oltre la distanza che le separa, esaudiranno il sogno del bambino e porteranno i due ad incontrarsi, dimostrando che l’unica via per accedere a quel mondo in cui tutto diventa possibile è crederci.
Di seguito la sinossi del cortometraggio
Le luci di Natale cominciano a brillare tra le case e nei viali, un bambino seduto davanti alla sua scrivania scrive una lettera a Babbo Natale. Tante sono le cose che vorrebbe, ma solo una frulla continuamente nella sua testa e all’improvviso decide di scriverla: “Caro Babbo Natale, attendo sempre questo momento, ma quest’anno non so… è uno strano anno e un solo desiderio continua a riempire i miei pensieri, vorrei incontrare mio padre, passare del tempo con lui; vivo con la mia mamma e ogni tanto, quando questa pandemia non aveva sconvolto le vite di tutti, il mio papà che vive lontano, ogni tanto veniva a prendermi. Quest’anno neanche un giorno, per questo ti chiedo di regalarmi del tempo da passare con lui…”
La mamma sopraggiunge nella camera del figlio per richiamarlo alla cena, la lettera resta sospesa, senza firma…la riprenderà più tardi per poterla spedire. I due cenano insieme chiacchierando del Natale che arriva e la mamma chiede al figlio se avesse già in mente i suoi doni per natale ma il bambino le dice che ancora ci stava pensando, che non era facile quest’anno…
Finita la cena corre in camera convinto di poter chiudere la sua lettera per spedirla la mattina successiva, ma nella camera un gran freddo era entrato dalla finestra e i fogli tutti svolazzanti. Cerca la sua lettera sulla scrivania ma non la trova né nella stanza, poi si accorge della finestra completamente spalancata e del vento forte che aveva tutto sconquassato. Si affaccia e un vento gelido lo colpisce sul volto e si convince che la sua lettera sia partita per un lungo viaggio e spera arrivi a destinazione. Non scriverà un’altra lettera, non ci sono altre cose da chiedere e quella già scritta era l’unica che poteva formulare. Il bambino va a dormire confuso, non sa se sperare che arrivi a destinazione o se forse è solo la sua immaginazione a pensarlo e sotto l’albero quest’anno non troverà nulla.
Qualche mattina dopo, intento ad aggiustare la catena della sua bicicletta che si era staccata durante la sua solita passeggiata nel bosco, il papà del bambino si trova a pensare a quel momento in cui lo insegnò a suo figlio.
Mosso da quel malinconico ricordo e spinto anche dal fatto che stesse per arrivare il Natale e il suo più grande desiderio era quello di rivedere il suo piccolo, decide di preparare tutto e partire per andare a trovarlo. Si reca in fretta dentro casa, prende le cose più essenziali che deve portare con sé e mette tutto in uno zaino e in un batti baleno si ritrova nella sua auto che nel tentativo di mettere in moto, non si accende. Non è possibile! Come uno scherzo beffardo del destino proprio in quel momento si capisce che la macchina non è il mezzo che lo porterà dal figlio. Infastidito e preoccupato da quell’apparente casualità ma troppo determinato nel voler compiere quel viaggio, in quel momento l’unico mezzo disponibile è la sua bicicletta. Così si mette in viaggio.
Il viaggio è lungo e molto stancante e ad un certo punto il papà decide di ristorarsi in una stazione di servizio. Lì incontra un gentile viaggiatore che si offrirà di dargli un passaggio a Matera.
Durante il tragitto, i due hanno un discorso su tutte le ricchezze che potrebbe dare una vita in cui gli spostamenti fossero possibili con mezzi ecosostenibili, tra cui la bicicletta. Intanto la notte scorre…
All’alba i due arrivano a Matera e il signore lo lascia nei pressi della stazione.
Nel frattempo il bambino è sul divano a guardare la televisione. Guarda i cartoni animatiripensando a cosa fosse successo alla lettera scritta per Babbo Natale. Proprio in quel momento il campanello suona…
Il bambino corre ad aprire perché la mamma non c’era. In realtà davanti alla soglia della porta incredibilmente c’è il suo papà! La gioia e l’incredulità sono talmente immense che il bambino lo abbraccia come se quello fosse il momento più bello della sua vita e lo invita ad entrare in casa.Il papà racconta il suo folle viaggio in bicicletta e il suo racconto conquista il figlio che esprime il suo desiderio di ricevere per Natale una bici per essere come il suo papà.
Papà e figlio si recano nello stesso giorno a comprare una bicicletta e il bimbo propone di avventurarsi in un viaggio insieme, il giorno dopo in sella alle loro biciclette si muovono da casa verso “La Diga” di Matera. Durante il tragitto evitano per un pelo un incidente con una macchina che durante un sorpasso invade la loro corsia. Il papà lamenta la non presenza delle piste ciclabili nella città e poi continuano il loro cammino. I due arrivati a destinazione, sistemano le loro canne da pesca e si godono un meraviglioso momento come i vecchi tempi. Il viaggio esaudisce il desiderio più grande che il bimbo aveva chiesto quel Natale nella sua lettera che era andata perduta, così da fargli credere quasi che il padre l’avesse trovata ma in mezzo al divertimento, la gioia e l’avventura di quella giornata la lettera diventò solo un ricordo.
La scena si riapre e si vede un papà con il suo figlioletto percorrere in bicicletta proprio quel tragitto della diga. Una volta fermati per parcheggiare le loro bici vicino ad un albero, il papà scorge sotto la terra e le pigne un vecchio foglio che in un baleno gli ricorda della sua lettera di molti e molti anni fa, che volò via, così, spinto dalla curiosità, prende quel foglio e lo legge: con immensa sorpresa si accorge che quella era proprio la sua lettera! Aveva sempre creduto inconsciamente che la sua lettera fosse stata trovata dal papà che gli aveva fatto la sorpresa di andare a trovarlo. In quel momento capì che in realtà era stata tutto una catena di eventi apparentemente casuali che avevano fatto sì che il suo grande desiderio si realizzasse in quel freddo Natale.
Credits
Regia: Marco Braia
Cast
Luciano Andrisani (Bambino)
Anna Rita Del Piano (Madre)
Gino Sarcuni (Padre)
Francesco Braia (Viaggiatore)
Antonio Cascia (Bambino da grande)
Giuseppe Cascia (Figlio)
Scenografia
Art Director: Italo Massari
Costumista & Make Up Artist: Assunta Federico
Sceneggiatura
ScreenWriter: Luna Stefanachi
Fotografia & Sonoro
Dop & Dronista & Camera Operator: Marco Braia
Assistente dop: Italo Massari
Compositore & Sound Designer & Colonna Sonora: Giulio Rizzello
Fonico: Davide Sergio
Montaggio
Editor & Colorist: Marco Braia
Da una produzione di “Sport Bike Lucania” di Biagio Buono
Tutte le riprese sono state effettuate rispettando tutte le misure di sicurezza riguardanti il periodo che stiamo vivendo.
Si ringrazia il punto di ristoro “La Sosta” per la disponibilità nel farci girare alcune riprese in sede.