L’ambientalista materano dei Verdi, Michele Olivieri, contesta la scelta del Governo nazionale di inserire nel Decreto Milleproroghe la possibilità di continuare a trivellare le regioni Emilia Romagna e Basilicata, in particolare nel Mar Jonio. Di seguito la nota integrale.
Desta non poche preoccupazioni l’omessa figurazione nel decreto legge c.d. Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri nella riunione di mercoledì 23 dicembre u.s., della norma che prorogava la moratoria per le autorizzazioni a nuove ricerche e coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi su tutto il territorio nazionale.
Una mancanza alquanto grave prontamente evidenziata e denunciata da Angelo Bonelli e Donato Lettieri, rispettivamente coordinatore e membro dell’esecutivo nazionale di Europa Verde.
Una presa di posizione che, da Verde storico, condivido ed appoggio in pieno, tendendo anche ad evidenziare come, nelle prossime settimane, il mancato stop favorirà il via libera di ben 53 trivellazioni nel Mar Mediterraneo per le quali, tra le Regioni più coinvolte, figurano proprio la Basilicata e l’Emilia Romagna.
Un brutto regalo di Natale che il Governo pare quindi aver voluto riservarci sul finire di questo anno nefasto già minato dal dilagare irrefrenabile del Covid19, e che troverà piena realizzazione se alla scadenza della moratoria, fissata per febbraio 2021, seguirà l’assenza di un piano di cui ancora non vi è traccia.
Se l’epilogo sarà questo, la constatazione che si potrà trarne è che tra gli interessi dei capitalisti e l’ambiente vince, per l’ennesima volta, il profitto.
Ai cittadini, a cui lo Stato è chiamato a tutelare il diritto alla salute garantendo un ambiente salubre, l’invito a farne le somme e a far sentire la propria voce.