Gianni Antenore, Ingegnere Civile, Esperto in Edilizia Scolastica e Sicurezza del Lavoro, già Docente di Costruzioni presso Istituti Statali per Geometri ha inviato una lettera aperta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, alla Alla Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina e al Ministro della Salute, Roberto Speranza per denunciare le criticità presenti nelle scuole in questa fase di emergenza sanitaria. Di seguito la nota integrale.
Aule scolastiche, veri luoghi d’assembramento (in barba ad ogni seria norma di sicurezza)
Mi sono occupato più volte della “sicurezza sanitaria” nelle Scuole evidenziando ripetutamente che le normali aule scolastiche (della superficie di ~30/35 m2, prive di impianto di aerazione), non possono essere considerate, in una situazione di rischio pandemico, idonee ad ospitare classi numerose (di 25-30 alunni)!
In tali condizioni infatti esse diventano <luoghi di assembramento>, alquanto pericolosi, anche per la notevole durata (molte ore giornaliere) della relativa permanenza (in ambiente chiuso).
D’altronde in tutti gli uffici e i luoghi di lavoro, in una stanza delle stesse dimensioni (o anche più grande), stazionano di norma 2-3 impiegati che possono ricevere il pubblico -una persona alla volta- per non più di 10-15 minuti, quando non siano addirittura ‘lasciati a casa’ … in smart working ! …
Se la Ministra dell’Istruzione e il Governo si ostinano a tenere insieme 25-30 ragazzi in un aula scolastica, per 5-6 ore al giorno, facendo affidamento sulla distanza reciproca “bocca-a-bocca” di 1.00 metro (presumendola, con insensata ipocrisia, fissa e invariabile !!!), senza alcuna mascherina protettiva (come la Ministra ha stabilito, in modo incauto e fuorviante, e come difatti è avvenuto, dall’inizio dell’anno scolastico fino al 9 novembre), le Scuole potrebbero diventare ‘tragicamente’ nel tempo (se non lo siano già state finora -anche solo in parte-!) … il vero <motore> del contagio !!!
Ribadisco quindi che la soluzione più opportuna e convincente per assicurare l’effettiva apertura in sicurezza delle Scuole (da settembre a giugno), almeno per la Secondaria di 2° grado (e -a mio avviso- anche per la Secondaria di 1° grado) consiste nel prevedere la scomposizione di ogni Classe in due Gruppi-Classe (di non più di 12÷15 allievi ciascuno) e di programmare l’alternanza settimanale di didattica in presenza e didattica a distanza : ogni metà-classe segue le lezioni “on-line” quando l’altra è “in presenza”, scambiandosi settimanalmente.
Con tale proposta: · gli allevi trovano posto nelle aule scolastiche ad una “effettiva” distanza di sicurezza (comunque maggiore di 2.00 metri); · l’orario settimanale delle lezioni rimane invariato, rendendo semplice e agevole la gestione dell’alternanza da parte delle Istituzioni Scolastiche; la scuola rimane”effettivamente” aperta senza sospensioni o interruzioni ; · i Docenti sono quotidianamente presenti nelle Classi, secondo i rispettivi orari e (pur con un impegno richiesto certamente più intenso) seguono gli allievi in presenza e si collegano attraverso il PC con gli allievi a casa, organizzando in modo sapiente i diversi momenti della didattica (lezioni, approfondimenti, verifiche, recuperi, valutazioni); · ogni giorno la popolazione scolastica che entra a scuola “si dimezza” e questo riduce nettamente anche il ‘carico studentesco’ nel trasporto pubblico locale, dove ancora residua la maggiore criticità nella protezione anticovid.
A mio giudizio, questa scelta avrebbe dovuto essere già fatta dal primo giorno di scuola (come avevo suggerito alla Ministra dell’Istruzione, in una Nota del 7 settembre scorso, inviata per conoscenza anche al Ministro e al Vice Ministro della Sanità e al Comitato Tecnico Scientifico nazionale) ; anzi avrebbe dovuto essere concepita già a marzo, da parte della Ministra, per poter “mettere in campo”, nei mesi successivi, prima dell’inizio dell’anno scolastico, tutte le misure necessarie per arrivare “pronti” all’appuntamento della riapertura a settembre (misure di buonsenso, su cui mi sono soffermato tante volte: potenziamento dei mezzi di trasporto pubblico, sistemi di tracciamento della popolazione scolastica, termoscanner nelle Scuole, infrastrutture di connettività veloce nei territori carenti, Lavagne Interattive Multimediali nelle aule scolastiche, device e supporti tecnici per il collegamento telematico a disposizione degli Studenti, corsi di formazione sulla DAD per i Docenti).
Torno quindi ad invitare i Decisori politici a rompere ogni indugio, a ‘scrollarsi di dosso’ l’ipocrita finzione di una “sicurezza” inesistente, ad accettare il “compromesso” dignitoso della migliore continuità didattica possibile, in una più accorta salvaguardia sanitaria di Studenti e Operatori, con la Scuole realmente “aperte” e “funzionanti” tutto l’anno !
C’è ancora tempo per correggere le impostazioni pregiudiziali che sono prevalse finora, con tutto il seguito di ‘puntigliosità’ e ‘ideologismi’, che hanno già prodotto ‘danni’, con la conseguenza di aver sospeso del tutto l’attività in presenza, e stanno continuando a ingenerare confusione, incertezza e inquietudine nel mondo della Scuola e nelle Famiglie !!!
Partendo dall’onesta constatazione che, nelle condizioni date, le aule scolastiche sono <luoghi di assembramento per eccellenza> e che le Scuole, con l’attuale distanziamento prescritto, rischiano di diventare sempre più il <primo motore di propagazione> del contagio, si provveda a dare risposte chiare, univoche, coerenti e definitive, che possano essere gestite con semplicità ed efficacia dalle Istituzioni scolastiche, che sappiano ridare fiducia e sicurezza a tutti i soggetti coinvolti (Studenti, Docenti, Operatori, Famiglie) e che riescano a traguardare un “orizzonte temporale” incentrato sull’intero anno scolastico.