E’ un “quadro in chiaroscuro” quello che emerge dall'”analisi dei flussi finanziari” registrati nell’attività di Matera Capitale Europea della Cultura 2019: lo ha rilevato la sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti, in riferimento soprattutto ai fondi usati per il funzionamento della fondazione che ha gestito l’evento e a quelli “connessi alla riscossione dell’imposta di soggiorno”.
Circa 1.200 eventi con 268 artisti italiani e 214 internazionali, il «tasso di crescita turistica più alto» mai registrato ma «un quadro in chiaroscuro» che emerge oggi nell’analisi dei flussi finanziari: un anno dopo l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura, nel 2019, alcune ombre si allungano su un evento che ha portato definitivamente alla ribalta internazionale la città dei Sassi.
I rilievi della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, infatti, indicano «criticità» nel ruolo giocato dalla fondazione che ha gestito gli eventi e si spingono fino a una critica dura sulla riscossione dell’imposta di soggiorno.
Sulla fondazione Matera-Basilicata 2019 il primo giudizio dei magistrati contabili è netto: uno «strumento organizzativo» con una «natura atipica». Quel che è più grave, però, è che la Corte dei Conti ha sottolineato «la mancanza di un puntuale controllo esterno sull’attività della fondazione, sulla gestione dei fondi, sul costo del personale dirigenziale e dei contratti dalla stessa stipulati, anche con riferimento alle assunzioni effettuate».
La fondazione ha avuto a disposizione circa 50 milioni di euro, una somma «di poco inferiore a quanto preventivato dal dossier di presentazione della candidatura». L’attenzione della Corte dei Conti si è concentrata sulle “consistenti differenze» relative alla «ripartizione degli oneri sostenuti dai vari enti erogatori”: lo Stato ha versato «il triplo di quanto preventivato» (33 milioni di euro), la Regione Basilicata «meno della metà (undici milioni) e il Comune si è tenuto in linea con le previsioni (oltre cinque milioni di euro)». Conclusione: «Il peso della manifestazione è stato prevalentemente sostenuto dallo Stato (anche attraverso fondi comunitari)». Non basta, perché «all’interno di tali somme quelle sostenute per ‘progetto, promozione e marketing’ ammontano a 46,3 milioni di euro (a fronte dei preventivati 45,5), mentre quelle per il solo funzionamento della fondazione ammontano a 3,6 milioni di euro».
Riguardo alla tassa di soggiorno, la Corte dei Conti ha definito «acclarata la deficitarietà del sistema di accertamento e riscossione della tassa dovuta al Comune di Matera». La causa di tale situazione? Il «perdurante mancato approntamento da parte dell’ente e, segnatamente, dell’ufficio tributi, di un sistema telematico diretto di rilevazione dei soggetti obbligati al pagamento e al tempestivo riversamento della tassa versata».
CLICCA QUI PER CONSULTARE LA RELAZIONE DELLA CORTE DEI CONTE
Indagine Corte dei Conti su attività Fondazione Matera Basilicata 2019: “Soddisfazione per i risultati emersi”
La Fondazione Matera Basilicata 2019 esprime soddisfazione per il risultato emerso dall’indagine su Matera Capitale Europea della Cultura 2019 condotta dalla Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Basilicata, e chiusa con delibera depositata il 22 dicembre 2020, che non ha riscontrato alcuna inadempienza amministrativa sulla gestione di questo grande appuntamento.
Nell’indagine infatti vengono riportati diversi dati sia relativi agli eventi del programma culturale di Matera 2019, sia agli impatti turistici che l’appuntamento ha determinato, riscontrando che “Matera capitale europea della Cultura è stato un evento di straordinaria rilevanza per la Basilicata e per la città di Matera in particolare, che ha visto in tal modo rafforzarsi il suo ruolo indiscutibile di attrattore culturale”.
Rispetto ai primi, nell’indagine si sottolinea: “Interessante è, sicuramente, il dato relativo alle presenze turistiche per la Cerimonia inaugurale che si è calcolato abbia inciso per circa il 12% sugli accessi registrati agli eventi del 2019. Altra operazione di rilievo è stata quella svolta nelle aree remote della Basilicata. Sul totale eventi che l’anno da Capitale Europea della Cultura ha generato, circa un terzo (il 32%) si è svolto in un Comune della Basilicata, come sede primaria o aggiunta a Matera. Il senso di questa scelta sta non solo nella specifica volontà di allargare l’accesso alla cultura, promuovendo nuovi formati dove esso è tendenzialmente più basso, ma anche nell’offrire agli artisti di Matera 2019 e alle comunità remote la possibilità di esplorare nuove frontiere di coproduzione artistica, Fondamentali in tal senso i risultati dei progetti Capitale per un giorno, Gardentopia e Altofest — Basilicata 2019, con cui sono stati raggiunti tutti i 131 comuni della Basilicata”.
In merito ai dati sui flussi turistici si osserva: “Con ogni evidenza può affermarsi che dai dati su riportati vi è stata una crescita costante delle presenze nella città di Matera, trainante per l’intero turismo lucano, che è iniziata sicuramente negli anni precedenti la manifestazione e che nel 2019 ha portato ad un numero di 730.434 ospiti”.
Nelle conclusioni dell’indagine, i Giudici Contabili sottolineano quanto segue: “Il quadro d’insieme della indagine condotta dalla Sezione, pur tra le difficoltà insorte a seguito del propagarsi per tutto il 2020 dell’epidemia da Covid-19 è sufficiente per poter concludere che ci si è trovati in presenza di un evento culturale importantissimo la cui gestione è stata sostanzialmente esente da gravi criticità : esso non va però sprecato né sminuito a semplice serie di manifestazioni e passerelle ma può e deve segnare una svolta strutturale capace di incidere in profondità sul tessuto culturale e sociale della città (e della regione) che certamente costituisce un attrattore culturale e turistico unico nel panorama italiano”.
La Fondazione Matera Basilicata 2019 ringrazia per i risultati conseguiti ed evidenziati dall’indagine della Corte dei Conti, i Presidenti Aurelia Sole e Salvatore Adduce che, insieme al Direttore Paolo Verri e la direttrice Rossella Tarantino, hanno guidato in questi anni il lavoro di una macchina amministrativa complessa, che è riuscita in tempi stringenti a realizzare il programma di una Capitale Europea della Cultura, nel pieno rispetto delle norme pubbliche vigenti. Un ringraziamento anche al dott. Giuseppe Romaniello, che in qualità di manager amministrativo e finanziario ha impostato l’impianto amministrativo contabile della Fondazione, nonché ai suoi successori Anna Piscinnè e Giovanni Oliva per aver garantito la corretta esecuzione di tutte le procedure amministrative insieme alla puntale attività di rendicontazione conclusa positivamente.
Nella foto www.SassiLive.it la sede della Fondazione Matera-Basilicata 2019