“In un anno difficile e drammatico anche per il mondo della cultura, abbiamo trovato nuove sfide da affrontare e modalità innovative per le nostre attività”. Così Gigi Esposito, presidente dell’Onyx Jazz Club commenta sinteticamente l’effetto 2020 sull’attività dell’associazione materana senza dimenticare la componente interna che ha visto al lavoro un nuovo direttivo e la linfa vitale arrivata anche dalla nuova generazione con Kevin Grieco come direttore artistico”.
Concerti, degustazioni e laboratori di vino e olio e racconto dei quartieri di Matera sono stati al centro delle iniziative curate dalle sezioni dell’Onyx Jazz Club, Libro e Ambiente e dalla ritrovata sezione Fotografia. “In particolare, proprio con quest’ ultimo settore abbiamo avviato un racconto dei rioni della città che è diventato un calendario, ovvero un percorso per immagini. Abbiamo applicato nuovi linguaggi, imposti dall’effetto della pandemia, ma finchè ci è stato possibile abbiamo garantito anche concerti dal vivo anche grazie alla collaborazione con la Soprintendenza e a Marta Ragozzino, artefice della disponibilità di una location impareggiabile come la terrazza di Palazzo Lanfranchi”. E’ lì, infatti, che nel corso dei mesi estivi si sono svolti molti degli appuntamenti musicali, nel pieno rispetto delle norme di contenimento sociale, che hanno puntato sugli artisti lucani. “Una scelta che abbiamo fortemente voluto – spiega ancora Esposito – per dare valore alle potenzialità musicali presenti nel nostro territorio confermando il binomio fra musica e comunità che è sempre stato al centro dei nostri cartelloni e che anche quest’anno finchè è stato possibile ci ha portato in centri della Basilicata come Genzano, alla scoperta di luoghi nascosti ma di grande valore. Sempre dal vivo sono stati poi gli appuntamenti che abbiamo realizzato nell’ambito della Festa europea della Musica il 21 giugno”. Onyx Jazz Club non ha rinunciato nemmeno alle proprie produzioni musicali come dimostra il cd degli H-Owl “With me”, diffuso in tutti gli store digitali e nei servizi di streaming (iTunes, Apple Music, Spotify, YouTube, Amazon Music). “Il gruppo – prosegue Gigi Esposito – vincitore dell’Onyx Jazz Contest, ha partecipato anche a Nuoro Jazz, una delle collaborazioni a cui non abbiamo voluto rinunciare, come quella con la città di Saluzzo che ci ha ospitati più volte con la nostra rassegna”.
La diversificazione delle attività, caratteristica dell’universo che compone l’Onyx Jazz Club da oltre 30 anni, ha consentito anche la realizzazione di iniziative, uniche nel loro genere. “Lo dimostra – dice ancora Esposito – il successo che abbiamo ottenuto solo qualche giorno fa con il primo laboratorio on line di degustazioni di vini e olii che ha dato spazio alle eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, senza dimenticare mai la musica che è il nostro carburante particolare”. Tra i momenti di maggiore impatto emotivo, infine, Gigi Esposito ricorda quello che a gennaio in occasione della Giornata della Shoah, ha ospitato il concerto di Andrea Satta, “La fisarmonica verde”. In scena è andato il racconto musicale ma non solo del rapporto fra padre e figlio all’ombra della Seconda Guerra mondiale e del dramma dei lager nascosto in documento segreto a conferma delle atrocità contro l’umanità di quel conflitto.
Raccontare l’anno della pandemia non è stato facile ma l’esperienza del progetto Suoni del Futuro Remoto che ha caratterizzato il 2019 dell’Onyx, è servita come base per “Suoni del Futuro Prossimo” che ha descritto, attraverso il campionamento dei suoni nella città silenziosa e anche nel periodo attuale, una realtà del tutto nuova (il materiale sonoro raccolto è disponibile e aggiornato in tempo reale sul sito www.suonidelfuturoremoto.com).