Consiglio Comunale di Montalbano, gruppo consiliare “Montalbano – La città che vogliamo” abbandona l’aula virtuale. Di seguito la nota inviata dal capogruppo Rocco Tauro.
Il Gruppo consiliare ”Montalbano – La città che vogliamo” è stato costretto a lasciare l’aula virtuale del Consiglio comunale per non accettare passivamente la decisione presa dalla maggioranza di voler procedere a tutti i costi alla presentazione delle Linee Programmatiche e all‘inizio dell’iter per la variante, che appare profonda e radicale, al vigente Regolamento Urbanistico, approvato appena sette anni fa.
La minoranza, attraverso il proprio Capogruppo, Leonardo Rocco Tauro, ha evidenziato con forza che non vi era alcuna urgenza di presentare un programma amministrativo da realizzare nei prossimi cinque anni di consiliatura, né essere immischiato con altri punti all’ordine del giorno, sia pure molto importanti ( anche in considerazione del fatto che non sono ancora trascorsi i 120 giorni dalle elezioni previsti dallo statuto comunale appunto per la presentazione al Consiglio).
Per tutta una serie di motivi, formali e di merito.
Infatti, un argomento di tale portata non può non essere oggetto di una seduta ad “hoc”, specifica, propria, perché ci possa essere tutto il tempo necessario per una adeguata presentazione, discussione, ed eventuale integrazione da parte dell’altro gruppo che ha presentato agli elettori un proprio programma elettorale/amministrativo.
Così come è stato evidenziato la necessita che l’inizio del percorso per una variante del R.U. debba passare attraverso la specifica commissione Lavori pubblici e Urbanistica, ormai nella pienezza delle sue funzioni.
E che pertanto entrambi i punti andavano ritirati e discussi separatamente, e non posti tra il “panettone di Natale e lo spumante Capodanno”.
Invece, hanno voluto procedere senza ascoltare le motivazioni espresse dall’altro, ed unico, gruppo di opposizione.
Peccato, un’altra occasione persa per l’Amministrazione Marrese a gestire, con apertura, i rapporti con una minoranza che rappresenta un terzo dell’assise comunale, però pronto la prima a chiedere condivisione e partecipazione a senso unico alla opposizione. Da trattare, però, a mo’ di camerieri istituzionali.
Atteggiamento che allunga ancora di più la lista dei “niet” , di sovietica memoria, dopo il no alla task force per l’emergenza sanitaria; la richiesta della Presidenza di una Commissione consiliare permanente; la Conferenza dei Capigruppo in modo costante; il Consiglio comunale in presenza fisica; la ripresa e trasmissione in diretta dei consigli comunali, ecc.
Insomma totale chiusura su tutto, né ci dispiace troppo, perché sono loro a sbagliare grossolanamente e goffamente, nel non ascoltare un gruppo consiliare che tanto potrebbe dare per la risoluzione dei problemi della nostra città.
Infine, è stato ribadito con assoluta fermezza che il prossimo consiglio comunale dovrà essere effettuato nell’apposita aula consiliare, in quanto ci sono tutte le condizioni di sicurezza per poterlo svolgere, sia pure a porte chiuse, nonché trasmetterlo con gli appositi strumenti della tecnologia più avanzata, perché i cittadini, depositari in prima istanza della sovranità, ciò non bisogna mai dimenticarlo, possano seguire in tempo reale la vita amministrativa della propria comunità.
Conseguentemente, nella negativa, il gruppo consiliare “ Montalbano- La Città che Vogliamo “ , così come ha già preannunciato, sia pure a malincuore, non vi parteciperà.