Giovanni Angelino (Commissario Udc Provincia di Matera): “Sindaco Bennardi premia gli amici degli amici e lascia a casa alcuni lavoratori della manutenzione del verde urbano”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La frenetica attività del sindaco e della sua giunta lo porta a svolgere un intenso lavoro per amministrare la città. La giunta comunale si è infatti riunita il 31 dicembre 2020 poiché era necessario ed urgente adottare alcuni provvedimenti evidentemente non derogabili. Tra questi la Delibera di giunta 364 del 31 dicembre 2020 per il potenziamento dell’ufficio di staff.
Abbiamo un portavoce che potrebbe fungere da capo di gabinetto, avremo con l’espletamento di un “bando” un addetto alla comunicazione e con questa ulteriore decisione due nuove figure professionali, una full time e l’altra part-time a 23 ore settimanali. Vogliamo immaginare che il sindaco abbia, in questo modo, voluto lasciare al 2020 le cose brutte, di qui l’urgenza di effettuare quest’altra dolorosa decisione, per attuare con il nuovo anno tutti i buoni propositi più volte enunciati: trasparenza, partecipazione, riduzione dei costi ed equità; lasciando alla storia passata le raccomandazioni, le filiere familiari, le pressioni partitiche, le scelte di parte. La composizione dello staff costruita nel 2020 appartiene appunto al modello e ai metodi che sono stati da lui e dal suo movimento più volte contestati: un raccomandato o più correttamente detto segnalato da Roma che non si capisce cosa debba effettivamente fare (leggere la delibera); un addetto alla comunicazione che, attraverso un “bando” contestato anche dall’ordine dei giornalisti, sembra già essere stato individuato tra le scelte di parte o le pressioni che nel caso specifico non possono neanche essere classificate come politiche; ora due figure per lo staff questa, volta facendo valere l’art.90 del D. lgs.267/2000, scelte direttamente dal sindaco. Al full-time, probabilmente scelto tra le filiere familiari, oltre alla retribuzione prevista dal contratto (C1) sarà aggiunto un emolumento (così dice la delibera) di 1000 euro mensili. Le ragioni per le quali sono necessarie tutte queste figure sono ignote e non specificate all’interno della delibera, forse il sindaco fa un uso, in modo consapevole o ingenuamente, eccessivamente personale dell’art.90.
Il dubbio sorge perché probabilmente non conosce cosa invece decidono gli uffici. Sempre il 31 dicembre 2020 nella necessità (si continua con il vecchio metodo di inseguire le emergenze) gli uffici prorogano solo alcuni degli affidamenti per la manutenzione del verde urbano determinando in questo modo il licenziamento di alcuni lavoratori che già percepivano “emolumenti” da fame. Mentre si spende allegramente per lo staff si taglia nei servizi essenziali penalizzando alcuni lavoratori, ai quali va la solidarietà dell’Udc di Matera e provincia.
Tutto questo però appartiene al terribile 2020 e le responsabilità continuano ad essere delle amministrazioni precedenti. Il 2021 sarà tutta un’altra storia (forse).