L’associazione Campo Democratico, composta dai consiglieri comunali Michele Paterino e Maria Cristina Visaggi e da Giuliano Cotrufo
Angelo Cotugno, Maria Pistone, Santina Pellegrino e Domenico Rizzi in un nota chiedono al sindaco di Matera, Domenico Bennardi, di rivedere i criteri per la gestione del verde urbano nella città di Matera per salvaguardare i posti di lavoro. Di seguito la nota integrale.
Con determina dirigenziale sono stati prorogati alcuni servizi di manutenzione del verde urbano sospendendone altri.Dobbiamo purtroppo mettere in evidenza l’incoerenza di tale scelta, nel metodo, poiché effettuata senza alcun coinvolgimento dei consiglieri e senza alcun passaggio in commissione consiliare e nel merito operando di fatto una discriminazione tra i lavoratori impegnati nel settore. Ci preme ribadire,ancora una volta, che tale servizio è indispensabile e fondamentale ovvero essenziale ed è finalizzato a garantire la qualità del decoro urbano eda contribuire a rendere più pulita, accogliente e sostenibile la città. Da anni sosteniamo la necessità di procedere, nell’affidamento del servizio, con un bando pluriennale al fine di garantire una programmazione degli interventi, di permettere ai gestori di poter effettuare investimenti in mezzi e non da ultimo offrire una stabilità occupazionale alle persone che sono impegnate. Sospendere arbitrariamente il servizio, anche se per alcuni settori, non può che peggiorare le condizioni del patrimonio del verde e lascia senza alcun reddito un numero importante di lavoratori che hanno, nel periodo in cui hanno svolto la loro attività, un reddito da lavoro al di sotto della soglia di povertà.
L’associazione Campo Democratico ritiene quindi necessario rivedere tale scelta per procedere celermente alla approvazione del “Piano del verde” e per predisporre le risorse finanziarie necessarie e sufficienti alla predisposizione di un bando pluriennale i cui indirizzi dovranno essere meglio definiti con il coinvolgimento più ampio del consiglio comunale e con l’eventuale supporto dei pianificatori, dell’ordine degli agronomi e di quanti vorranno dare il loro contributo.