Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials e Fsi hanno inviato una lettera all’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, al Direttore Dipartimento Sanità, Ernesto Esposito, al Direttore ASP di Potenza, al Direttore Generale AIAS Melfi e Matera e al Prefetto di Potenza per denunciare i ritardi nel pagamento della tredicesima mensilità ai dipendenti AIAS di Melfi e Matera. Di seguito la nota integrale.
Le scriventi Organizzazioni esprimono disappunto per il mancato pagamento della tredicesima mensilità ai dipendenti dell’AIAS di Melfi e Matera e per le annunciate difficoltà al pagamento anche della mensilità di Dicembre, malgrado le rassicurazioni dell’Azienda alle Rappresentanze Sindacali Aziendali che avrebbe provveduto al pagamento della tredicesima mensilità prima dell’Epifania. Una situazione che si annuncia grave anche perché alla base di queste difficoltà ci sarebbero sia il mancato pagamento per tutto l’anno 2020 del costo del trasporto da parte della Regione sia, il promesso intervento relativo al contributo sui dispositivi di sicurezza che ha dovuto garantire per fronteggiare la Pandemia per oltre cinquecentomilaeuro. Sofferenza quest’ultima che riguarda in verità tutti gli Enti della riabilitazione. L’associazione ASCRIBA già a Novembre aveva denunciato l’ esplodere di questa nuova crisi, ma la Regione non ha dato riscontro nemmeno alla richiesta di convocazione di un incontro sollecitato anche dalle scriventi. Alla luce di quanto rappresentato, pertanto, FP CGIL,CISL FP, UIL FPL FIALS, FSI, chiedono all’Azienda di mantenere gli impegni presi con la Rappresentanza Sindacale Aziendale negli ultimi incontri e alla Regione di convocare immediatamente le parti interessate per dare una risposta a questa crisi finanziaria che rischia di esplodere all’interno di tutto il sistema della Riabilitazione, penalizzando centinaia di dipendenti che si sono sobbarcati tutti i rischi e il peso non solo di garantire i servizi ma anche per fronteggiare la pandemia. Qualora non ci dovessero essere riscontri alla presente, le scriventi inaspriranno le iniziative di lotta in difesa dei sacrosanti diritti dei dipendenti.