Stellantis, Tortorelli e Lomio(Uil e UILM ): “FCA Melfi si candida per un nuovo protagonismo del futuro industriale dell’auto”. Di seguito la nota integrale.
Per lo stabilimento produttivo FCA di Melfi il nuovo anno si apre con due importanti novità: la nuova organizzazione del lavoro, che passa dai 20 turni a quattro squadre ai 15 turni a tre squadre, dal lunedì al venerdì e il via libera alla fusione fra FCA e PSA in Stellantis che si colloca al quarto posto come costruttore mondiale di automobili.
Il primo pensiero va all’inizio del 1994,quando in Basilicata entrava in produzione la Fiat Punto e la Lancia Ypsilon , con una capacità installata di 1800 vetture al giorno. Melfi diventò la prima fabbrica automobilistica (almeno in Europa), con il pieno utilizzo degli impianti per 24 ore giornaliere per sei giorni la settimana, comprensivi del sabato, con l’attività lavorativa articolata su tre turni strutturali a rotazione con riposi a scorrimento basati su schemi plurisettimanali a livello individuale di due settimane consecutive a 48 ore e la terza a 24. Con questo sistema di lavoro fu possibile garantire il rispetto della media dell’orario contrattuale di 40 ore. Inoltre nel comprensorio di Melfi sorsero 18 stabilimenti satelliti per un organico complessivo di circa duemila addetti con il compito di rifornire“ just in time” le linee di produzioni.
Per i Segretari Vincenzo Tortorelli e Marco Lomio“se da un lato la nuova turnazionemigliorerà la qualità della vita dei lavoratori, al contempo nongarantisce la piena saturazione produttiva ed occupazionale dello stabilimento FCA e soprattutto la tenuta occupazione e produttiva dell’indotto che rischia di essere l’anello debole dell’alleanza.Diventa perciò necessarioa breve il confronto con le OO.SS. per chiarire prospettive e futuro del polo dell’auto di Melfi, che rimane attualmente lo stabilimento più produttivo d’europa, questo per Tortorelli e Lomio deve pesare come nella distribuzione delle nuove produzioni attuali e future per garantire tutti. Anche alla luce dell’avvio dell’operazione FCA-PSA, l’automotive oggi rappresenta per la Basilicata il settore trainante dell’economia regional ( senza lo stabilimento FCA di Melfi la Basilicata non ha ragione di esistere), con oltre 7.600 mila dipendenti più 3.000 dell’indotto più indotto dei secondo e terzo livello piu servizi e tutto quello che gira intorno adesso, 20.000 famiglie lucane vivono intorno al settore automobilistico lucano , che negli ultimi 25 anni ha consolidato grandi numeri e ha raggiunto risultati a livello europeo sia in qualità del prodotto che in innovazione, passando dalla spinta del modello della Fabbrica Integrata, che ha posto le basi per lo sviluppo, dopo qualche anno, del World Class Manufacturing.
La UIL e UILM– aggiungono Tortorelli e Lomio -guardano con favore al processo di alleanza tra FCA – PSA , con l’auspicio che la nascita del nuovo Gruppo automobilistico si traduca per la Basilicata in un rafforzamento del polo produttivo lucano ponendolo al centro del prossimo piano industriale.
Stellantis, Tortorelli e Lomio(Uil e UILM ): “FCA Melfi si candida per un nuovo protagonismo del futuro industriale dell’auto”
Per lo stabilimento produttivo FCA di Melfi il nuovo anno si apre con due importanti novità: la nuova organizzazione del lavoro, che passa dai 20 turni a quattro squadre ai 15 turni a tre squadre, dal lunedì al venerdì e il via libera alla fusione fra FCA e PSA in Stellantis che si colloca al quarto posto come costruttore mondiale di automobili.
Il primo pensiero va all’inizio del 1994,quando in Basilicata entrava in produzione la Fiat Punto e la Lancia Ypsilon , con una capacità installata di 1800 vetture al giorno. Melfi diventò la prima fabbrica automobilistica (almeno in Europa), con il pieno utilizzo degli impianti per 24 ore giornaliere per sei giorni la settimana, comprensivi del sabato, con l’attività lavorativa articolata su tre turni strutturali a rotazione con riposi a scorrimento basati su schemi plurisettimanali a livello individuale di due settimane consecutive a 48 ore e la terza a 24. Con questo sistema di lavoro fu possibile garantire il rispetto della media dell’orario contrattuale di 40 ore. Inoltre nel comprensorio di Melfi sorsero 18 stabilimenti satelliti per un organico complessivo di circa duemila addetti con il compito di rifornire“ just in time” le linee di produzioni.
Per i Segretari Vincenzo Tortorelli e Marco Lomio“se da un lato la nuova turnazionemigliorerà la qualità della vita dei lavoratori, al contempo nongarantisce la piena saturazione produttiva ed occupazionale dello stabilimento FCA e soprattutto la tenuta occupazione e produttiva dell’indotto che rischia di essere l’anello debole dell’alleanza.Diventa perciò necessarioa breve il confronto con le OO.SS. per chiarire prospettive e futuro del polo dell’auto di Melfi, che rimane attualmente lo stabilimento più produttivo d’europa, questo per Tortorelli e Lomio deve pesare come nella distribuzione delle nuove produzioni attuali e future per garantire tutti. Anche alla luce dell’avvio dell’operazione FCA-PSA, l’automotive oggi rappresenta per la Basilicata il settore trainante dell’economia regional ( senza lo stabilimento FCA di Melfi la Basilicata non ha ragione di esistere), con oltre 7.600 mila dipendenti più 3.000 dell’indotto più indotto dei secondo e terzo livello piu servizi e tutto quello che gira intorno adesso, 20.000 famiglie lucane vivono intorno al settore automobilistico lucano , che negli ultimi 25 anni ha consolidato grandi numeri e ha raggiunto risultati a livello europeo sia in qualità del prodotto che in innovazione, passando dalla spinta del modello della Fabbrica Integrata, che ha posto le basi per lo sviluppo, dopo qualche anno, del World Class Manufacturing.
La UIL e UILM– aggiungono Tortorelli e Lomio -guardano con favore al processo di alleanza tra FCA – PSA , con l’auspicio che la nascita del nuovo Gruppo automobilistico si traduca per la Basilicata in un rafforzamento del polo produttivo lucano ponendolo al centro del prossimo piano industriale.