Il coordinatore di +Europa Matera, Massimiliano Taratufolo annuncia il dissenso avverso la scelta dei siti di stoccaggio delle scorie nazionali. Di seguito la nota integrale.
Il 5 gennaio 2021 è apparsa sui quotidiani nazionali la notizia della pubblicazione da parte della Sogin, della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) ad ospitare il deposito nazionale di rifiuti radioattivi. Si tratta di una notizia che allarma i territori, in particolar modo quelli interessati, i quali sentono di essere destinatari di scelte calate dall’alto, senza alcun coinvolgimento dei territori e delle popolazioni interessate.
La proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) costituisce il primo passo di un percorso che porterà a individuare il sito dove realizzare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico. Elaborata da Sogin, la proposta di CNAPI è stata validata da ISIN (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, ex ISPRA, autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione, indipendente ai sensi delle Direttive 2009/71/Euratom e 2011/70/Euratom), e successivamente dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente. La sua pubblicazione, autorizzata con nulla osta ministeriale del 30/12/2020, insieme a quella del Progetto preliminare del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, apre la fase di consultazione pubblica che porterà, dopo una fase di osservazioni della durata di 60 giorni, alla conclusione del procedimento.
Dall’esame della documentazione ufficiale presente sul sito internet https://www.depositonazionale.it/consultazione-pubblica/proposta-di-cnapi/pagine/default.aspx emerge la presenza, tra le 67 aree individuate, della Regione Basilicata tra le 7 Regioni italiane interessate. Nell’ambito della intera Regione Basilicata sono state individuate 7 aree nella Provincia di Potenza e 10 aree nella Provincia di Matera, rispettivamente Genzano di Lucania, Acerenza, Oppido Lucano, Matera, Irsina, Bernalda, Montescaglioso, Montalbano Jonico. La Città di Matera, in particolare, appare classificata tra le aree di Classe A in ordine di idoneità delle Aree potenzialmente idonee.
Tali scelte sono frutto di una valutazione esclusivamente di natura tecnica che non può considerarsi sufficinete a definire un tema di un tale impatto sui territori e sulle popolazioni coinvolte, sia in termini sanitari che economico sociali.
Il Ministro Speranza ha repentinamente disconosciuto la scelta del Governo, di cui pure è un autorevole esponente, per quel che riguarda la Basilicata.
+Europa sarà al fianco dei cittadini lucani nel difendere il principio della partecipazione e del coinvolgimento dei territori nelle scelte, evitando scelte puramente verticistiche destinate a generare solo diffidenza e sfiducia. Iniziamo da oggi una mobilitazione, attraverso i mezzi di comunicazione e social media, affinchè vengano garantita dalle istituzioni nazionali e locali una piena informazione e partecipazione nella discussione che dovrà portare all’individuazione della localizzazione definitiva sul territorio nazionale tra le molte proposte.
Gen 06