Deposito scorie radioattive, il no di Fismic Confsal Potenza. Di seguito la nota integrale inviata dal segretario Gerardo de Grazia.
“Diciamo NO, per molteplici motivi e non si tratta di mera presa di posizione.
Siamo consapevoli dell’utilità dell’infrastruttura, presente in tutti i paesi.
L’Italia ha chiuso le ultime centrali nel 1990 ma, ad oggi, non si è ancora dotata di un piano per lo stoccaggio in sicurezza, un ritardo che viene sanzionato, ormai da diversi anni, dall’Europa.
Il NO è dettato dalla fragilità del nostro territorio.
I tecnici hanno definito la Basilicata una regione ballerina nella quale sono avvenuti numerosi terremoti di grande intensità, alcuni definiti distruttivi nella zona epicentrale.
La Basilicata è il più grande giacimento petrolifero italiano, un contributo/tributo che la nostra regione “dona” alla nazione, con la consapevolezza che i danni procurati all’ambiente sono tanti.
Per questo, riteniamo inaccettabile e improponibile inserire la Basilicata come possibile sito nel quale costruire il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi”.