“Potere al Popolo!”: “Cascione boccia la linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro”. Di seguito la nota integrale.
Ci è costata milioni di euro la pietra tombale posta sulla linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro.
Inaugurata nel 1892, fu “temporaneamente” sospesa nel 1987. Quel “temporaneamente” dura da 33 anni.
Siamo all’inizio del 2021, di treni nemmeno l’ombra e da allora restano isolati i collegamenti tra il Vallo di Diano, il Tanagro e la Basilicata. Chiusa la ferrovia, sono subentrate le autolinee private. Sono loro a fornire il servizio pubblico, dietro pagamento di un compenso da parte del pubblico. E ancora una volta, andando a fondo della vicenda e dei suoi personaggi, possiamo raccontare una storia che ha dell’inverosimile. Durante la campagna elettorale per le regionali campane 2020, gli autobus di queste imprese private circolavano proprio con la pubblicità di Luca Cascone, cioè di quel Presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania, ente da cui tali aziende ricevevano fondi. Cascone, fedelissimo di De Luca e da poco sbarcato anche al Ministero dei Trasporti, nominato recentemente membro della neo istituita Commissione di studio, nell’ambito dell’Ufficio di Gabinetto di quest’ultimo, nel 2018 prometteva l’imminente sblocco dei fondi e l’avvio dei lavori per il ripristino della Sicignano-Lagonegro. Ma in data 19 maggio 2020 la Regione approva con delibera di giunta reg. n. 232 allegato 1, la spesa di 1 milione e 700 mila euro per uno studio di fattibilità, l’ennesimo fra i tanti nel tempo, ma questa volta per la riapertura della tratta ai soli fini turistici e per la realizzazione dei primi interventi funziona-li. Il 7 gennaio 2021 Cascone esclude definitivamente che la linea ferroviaria sarà riattivata: “non credo ci sia l’indispensabilità”.
“Possiamo immaginare che l’inversione a U di Cascone – commenta amaro Giuliano Granato Coordinatore di Potere al Popolo Campania – avrà fatto tirare un sospiro di sollievo alle aziende private: potranno continuare a guadagnare denaro pubblico per fornire il servizio. Quando si dice le coincidenze. Allora mi chiedo: ma i consiglieri di maggioranza, Tommaso Pellegrino (Italia Viva) e Corrado Matera (Popolari-Fare Democratico), entrambi del Vallo di Diano, non hanno nulla da dire sullo scempio del loro collega Cascone? O gli interessi del territorio sono solo quelli delle imprese private del trasporto? Una tratta ferroviaria può essere anche non economicamente redditizia, ma utile a migliorare la vita ai cittadini. Ci sono opere pubbliche che non servono a far soldi, ma a garantire il godimento dei diritti della cittadinanza. Io sto con i cittadini e penso che la Sicignano-Lagonegro possa essere un utile strumento per raggiungere la fine dello spopolamento di un polmone della nostra Campania”.