Simona Corvino, commissaria Udc Bernalda, in una nota esprime alcune riflessioni sulle difficoltà che riscontrano ogni giorno i giovani in cerca di lavoro anche a causa della crisi economica che si accentuata con la pandemia. Di seguito la nota integrale.
Simona Corvino, commissaria Udc Bernalda ha rilasciato la seguente dichiarazione
La Basilicata è una terra meravigliosa su vari fronti, ma certamente, non garantisce alcun futuro “dignitoso” ai nostri giovani.
La prassi sovente per l’attuale generazione è quella dell’emigrazione dei nostri talenti.
L’emigrazione dei nostri giovani, (per motivi di studio e di lavoro) è dovuta alla mancanza di opportunità lavorative “fruttifere” e “dignitose”, in grado da poter garantire un futuro roseo all’attuale generazione giovanile.
Questo “status” di precarietà occupazionale è spesso giustificato dalla “mancanza di utenza”: in verità, l’utenza è minima, solo perché la popolazione (in ogni fascia di età) è costretta a emigrare.
In definitiva, la scelta di abbandonare la propria terra d’origine, non è mai affrontata a “cuor leggero” dai nostri giovani, i quali, con ardua rassegnazione sono costretti a crearsi un futuro lavorativo, lontano dai propri cari e dai propri affetti.
A tal proposito, le mie proposte volte a un cambio di prospettiva sono principalmente due: la prima consiste, nella creazione e nel rafforzamento del centro universitario lucano, il che comporterebbe un triplice effetto benefico per i cittadini: in primo luogo si creerebbe il “turismo universitario”, con effetti positivi su tutta l’economia del territorio lucano; in secondo luogo si creerebbero nuovi e ulteriori posti di lavoro; in terzo e ultimo luogo, i nostri giovani non sarebbero costretti ad emigrare in altre regioni, per intraprendere la carriera universitaria.
La seconda proposta ha come obiettivo finale, quello di rendere la nostra terra “appetibile” agli occhi degli investitori e delle aziende produttive; questo può avvenire solo attraverso il potenziamento e l’incremento, dell’unica risorsa al momento disponibile nel nostro territorio, ossia attraverso l’evoluzione esponenziale del settore del turismo; in effetti, l’esplosione del turismo renderebbe la nostra terra, un campo “prelibato” per investitori e aziende produttive e di conseguenza, si creerebbero numerosi posti di lavoro a disposizione per la popolazione.
La crescita del turismo universitario e del turismo in generale, potrebbe costituire la chiave per l’evoluzione del nostro territorio e potrebbe garantire la scelta di un futuro “alternativo” anche nella propria terra di origine, per i nostri giovani.
Ogni cittadino dovrebbe avere il diritto a svolgere un lavoro dignitoso, in condizioni ottimali, con orari di lavoro e una retribuzione consoni alle proprie esigenze; ogni cittadino dovrebbe avere il diritto a svolgere un lavoro basato sulle proprie preferenze e attitudini personali e professionali; purtroppo, questa prospettiva è molto lontana dalla realtà attuale.
Certamente, l’evoluzione e il cambiamento non sono semplici e immediati, soprattutto in considerazione dell’attuale quadro pandemico in corso; in ogni caso è di primaria importanza iniziare quanto prima ad agire in questa direzione, per poterli concretamente realizzare.
Nella foto Simona Corvino (commissario Udc Bernalda)