Ho Mobile, Adoc Basilicata: “Tutti i rischi per gli utenti dopo il furto dati. Alcuni consigli”. Di seguito la nota integrale inviata dal presidente Canio D’Andrea.
Qualche settimana fa gli utenti di Ho Mobile hanno scoperto che i propri dati, forniti all’operatore telefonico al momento dell’acquisto della scheda telefonica, sono stati sottratti dai sistemi dell’operatore telefonico e sono già in vendita sul Dark web.
I dati rubati sono:
• nome, cognome,
• numero di telefono,
• codice fiscale,
• email,
• data e luogo di nascita,
• nazionalità
• indirizzo di domicilio
• ICCID (Integrated Circuit Card-Identity) della SIM card.
A tal proposito facciamo le seguenti considerazioni:
1) i sistemi di sicurezza di Ho (Vodafone) sono poco o per nulla protetti, al pari di quelli di altri gestori telefonici fino a primari gruppi bancari;
2) le giustificazioni fomite da Ho sono pretestuose, infatti cercano di valorizzare impunemente una propria debolezza come fosse un punto di forza;
3) il tentativo di Ho di rimediare rappresenta un enorme rischio di veder compensata la lesione dei propri dati con un “miserrimo indennizzo”;
4) non bisogna transigere ora, al buio, perché c’è il rischio di accontentarsi della sostituzione della scheda e di un pacchetto di giga per un mese o forse due e domani scoprire che mi e stata clonata l’identità proprio per la compravendita sul dark web dei miei dati;
5) sarebbe bene intanto ottenere come riparazione dovuta la sostituzione della sim ( ma HO è in grado di fornire rapidamente migliaia e migliaIA di nuove sim? ) senza in cambio transigere e aspettare lo sviluppo dell’indagine ispettiva del Garante Privacy e la conseguente, molto probabile, sanzione e poi, al momento buono, aprire un tavolo per monetizzare adeguatamente la violazione della propria privacy.
I consumatori che intendessero saperne di più possono rivolgersi alla nostra sede di Potenza in via Stigliani al Centro Sociale di Malvaccaro.