La dirigente generale è intervenuta in merito alla pdl di modifica della legge istitutiva dell’organismo. Via libera anche alla proposta di legge “Istituzione Certamen Giustino Fortunato”.
La prima commissione consiliare (Affari istituzionali) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Pasquale Cariello (Lega), riunitasi presso l’Aula Dinardo ha audito il Dirigente Generale della Suarb, Liliana Santoro, in merito alla proposta di legge n. 70/2020 avente ad oggetto: “Modifiche all’art. 32 della L.R. 08/08/2013, n. 18” d’iniziativa dei consiglieri Acito, Bellettieri e Piro la cui approvazione è stata comunque rinviata alla prossima seduta.
“Nel rispetto del ruolo della Stazione unica appaltante, istituita con L.R. 18/2013, con la modifica – si legge nella relazione – si intende eliminare l’obbligo per i soggetti di cui al comma 3 dell’art.32 di avvalersi della Suarb per appalti di importo superiore al milione di euro. Pur nel rispetto del ruolo centrale che detta struttura svolge nella gestione degli appalti, è altrettanto urgente la necessità di dare seguito a gare d’appalto da parte di alcuni enti a partecipazione regionale, che hanno alloro interno le risorse umane e strumentali per gestire rapidamente le stesse. Snellire il gravoso carico di lavoro attualmente in capo alla Suarb e consentire un maggiore grado di autonomia agli enti in grado di ottemperare a questi compiti, ottimizzerebbe di molto i tempi di snellimento delle pratiche in un’ottica di un migliore servizio ai cittadini. È apparso evidente nelle interlocuzioni con le importanti aziende presenti sul territorio lucano, come le stesse siano state in grado di diversificare al proprio interno i compiti e le funzioni tanto da poter gestire in autonomia i propri appalti”.
“La Sua-Rb – ha detto Santoro – ha provveduto a pubblicare 47 gare nell’anno 2020, con un sensibile aumento rispetto al 2019 che aveva fatto registrare la pubblicazione di 42 gare. Le gare aggiudicate nel 2020 sono 46, sempre con un aumento rispetto al 2019 che aveva visto l’aggiudicazione di 40 gare. Gli incrementi sono stati garantiti nonostante tutte le difficoltà che hanno accompagnato l’anno appena trascorso a causa dell’epidemia da covid. L’azione della Sua-Rb si è dovuta adeguare alla necessità di condurre le proprie attività da remoto, ivi comprese quelle relative alla definizione degli atti di gara d’intesa con gli Enti committenti e quelle di valutazione delle commissioni aggiudicatrici, con l’unica eccezione di quelle ove fosse richiesta la visione delle campionature fornite dagli operatori economici. Inoltre la Sua-Rb è stata individuata come soggetto responsabile per l’acquisto di beni e servizi e l’affido di lavori necessari all’attuazione dei primi interventi in relazione all’emergenza covid con decreto del Presidente della Regione. Le previsioni in esso riportate hanno comportato in primis la definizione di procedure standard da attivare tenendo conto dell’obiettivo di adottare soluzioni amministrative celeri attraverso un gruppo di lavoro che in pochi giorni ha elaborato documenti standard per procedure negoziate anche senza previa pubblicazione di un bando di gara e/o con affido diretto, alla luce dell’impianto derogatorio fissato a livello nazionale. Ad oggi – ha concluso – non si è potuto procedere alla pubblicazione di 27 gare poiché gli Enti committenti non sono riusciti a completare la documentazione richiesta per procedere ovvero non hanno ancora potuto tener conto delle osservazioni presentate. Tutto è stato ufficialmente segnalato agli enti stessi”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Acito, Polese, Bellettieri, Cifarelli e Leggieri.
La commissione ha anche approvato alla unanimità la proposta di legge sulla “Istituzione del Certamen Giustino Fortunato”, d’iniziativa del consigliere Coviello e sottoscritta anche da Cariello, Braia, Polese, Trerotola, Acito, Baldassarre, Bellettieri e Leggieri.
La proposta è stata illustrata dal proponente che ha evidenziato come “l’Istituto ‘Giustino Fortunato’ di Rionero in Vulture organizza da 15 anni il Certamen Giustino Fortunato riunendo in una piccola realtà di provincia un evento nazionale cui prendono parte ospiti illustri facenti parte della realtà culturale italiana ed europea. Il Certamen è una gara nella quale gli studenti si cimentano in prove difficili, si mettono in gioco e
misurano le proprie capacità intellettive, creative e grafiche, soprattutto confrontano i propri saperi
con altri. L’azione del Certamen, nel passato, veniva svolta soltanto in campo letterario, con il tempo è stato
esteso ad altre forme di comunicazione come le Arti Figurative, Multimediali ed il Design Industriale.
Per tre giorni, nella cittadina di Rionero, giungono studenti provenienti da tutte le parti d’Italia, partecipano a seminari, espongono i propri elaborati. Si tratta di un concorso unico in Italia in quanto comprende più tipologie concorsuali; oltre alla sezione saggistica, infatti, i concorrenti si cimentano in una gara che investe i campi dell’Industrial Design, il Debate, il Digitale e la sezione Artistica. Il Concorso si rivolge agli studenti degli Istituti di Scuola Secondaria di: Secondo Grado – Secondo Grado europei -primo grado. I lavori vengono valutati da una Commissione di esperti, costituita con apposito provvedimento, che potrà articolarsi in sottocommissioni.
In tal caso, il Presidente della Commissione assumerà le funzioni di Presidente coordinatore delle
sottocommissioni. La Commissione stilerà la graduatoria e proclamerà i vincitori. Il giudizio della Commissione è insindacabile. La Commissione potrà attribuire una menzione speciale a lavori non vincitori, ritenuti particolarmente meritevoli. Con la presente legge si intende prevedere un contributo da parte della Giunta regionale di 25 mila euro al fine di sostenere le spese di funzionamento e di svolgimento delle attività del concorso, e favorire la buona riuscita del concorso, dovendo gli organizzatori sopportare una serie di spese che vanno dall’acquisto dei premi per ciascuna categoria di concorso alle spese di vitto e alloggio di partecipanti e ospiti. Una manifestazione meritoria cui si vuol dare l’attenzione che merita di modo che il Certamen non solo possa continuare a svolgersi annualmente ma possa altresì essere migliorato in tutti gli aspetti organizzativi. La legge si compone di cinque articoli”.
La commissione si è infine astenuta (con astensione di Cariello, Acito, Quarto e Bellettieri, mentre Cifarelli, Braia, Polese e Trerotola non hanno partecipato al voto) sulle proposte relative all’avviso pubblico per la designazione di quattro professionisti esperti, ciascuno iscritto al proprio ordine professionale, componenti della Commissione Regionale per la Tutela dell’Amianto in giacitura naturale e in particolare un geologo esperto in mineralogia e petrografia; un ingegnere idraulico; un architetto esperto in materia di pianificazione territoriale; un agronomo/dottore forestale esperto della tutela delle componenti agricolo forestali del paesaggio.
Sull’atto sono intervenuti i consiglieri Polese e Cifarelli. Il primo ha fatto notare che nessuna domanda era pervenuta in merito alla designazione dell’architetto e il segretario della commissione ha spiegato che nel frattempo, per modifiche intervenute al regolamento, la Giunta regionale può bandire un nuovo avviso o designare per intuito personae il professionista attingendo direttamente dall’albo professionale.
Ai lavori della commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Polese (Iv), Baldassarre (Idea), Quarto (Bp), Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd), Sileo e Coviello (Lega) e Trerotola (Pl).
Conferenza per la programmazione, sì da I Ccp a istituzione
Esprimerà un parere motivato sul Documento di economia e finanza regionale e fornirà alla Giunta regionale informazioni utili per la predisposizione del Piano strategico regionale
La prima commissione (Affari istituzionali) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Pasquale Cariello (Lega), riunitasi presso l’Aula Dinardo ha approvato alla unanimità la proposta di legge sulla “Istituzione della Conferenza regionale per la programmazione”, d’iniziativa dei consiglieri Coviello, Piro, Quarto, Baldassarre e Cariello.
La proposta è stata illustrata da uno dal proponente Coviello che ha spiegato come essa “intende istituire la Conferenza regionale per la programmazione quale organo di natura squisitamente consultiva, in attuazione dell’art. 82, della legge statutaria regionale 17 novembre 2016, n. l.
La previsione dello Statuto regionale di istituire strumenti di raccordo istituzionale, quale appunto la Conferenza regionale per la programmazione, nasce dall’esigenza di garantire la piena interazione tra sistema politico e sistema economico/sociale, nel rispetto dei principi di trasparenza ed effettiva rappresentatività, e di consentire la massima espressione delle istanze di una comunità in ordine alle scelte strategiche in materia economica e sociale. La proposta di legge consta di 8 articoli.
L’articolo 1 istituisce la Conferenza regionale così come nelle previsioni dello statuto regionale e ne stabilisce le relative funzioni. Principalmente essa è chiamata ad esprimere un parere motivato sul Documento di economia e finanza regionale. Inoltre, fornisce alla Giunta regionale informazioni utili per la predisposizione del Piano strategico regionale sul quale è, poi, chiamata ad esprimere un parere consultivo e concorre, altresì, alla predisposizione dei provvedimenti di programmazione della Giunta”.
“La costituzione della Conferenza – si legge nella relazione – viene stabilita con decreto del Presidente della Regione. Essa è presieduta dal Presidente della Giunta regionale o da un assessore formalmente a ciò delegato, in armonia con quanto previsto dall’art. 82 dello statuto regionale. È, altresì, prevista la possibilità di delega al vicepresidente. La Conferenza si compone di 36 esponenti, individuati tra le diverse categorie previste a norma dell’art. 82 dello Statuto regionale, ovvero autonomie funzionali, categorie sociali, organizzazioni sindacali, organizzazioni del terzo settore, dell’associazionismo e del volontariato, scelti tra quelli aventi maggiore rappresentatività sul territorio. Tanto al fine di assicurare la più ampia rappresentatività di tutte le componenti sociali ed economiche della comunità regionale. Viene introdotta l’attivazione di una procedura di consultazione pubblica, preliminare alla riunione della Conferenza, da tenersi in via telematica. Trattasi di una procedura che favorisce la partecipazione pubblica e che, per quanto innovativa a livello nazionale, costituisce una pratica consolidata e molto diffusa nello scenario europeo, peraltro raccomandata dai principali organismi internazionali di cui fa parte l’Italia. Essa consente di rispettare i principi di trasparenza e proporzionalità della regolazione, fornendo garanzia al procedimento”.
“Previsto – si legge ancora – che i componenti della Conferenza restino in carica per la durata della legislatura nel corso della quale è intervenuta la nomina e, comunque, fino all’insediamento della nuova Conferenza ed è, inoltre, stabilito in novanta giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale, il termine entro il quale deve formalizzarsi la costituzione della Conferenza.
La partecipazione alle sedute della Conferenza, anche qualora sia necessaria svolgerla in presenza, è gratuita (emendamento del consigliere Polese in tal senso).
La Conferenza è convocata dal Presidente della Giunta regionale o dal vicepresidente o assessore delegato con modalità telematica almeno una volta l’anno, e almeno venti giorni prima della seduta della Conferenza tutti i suoi componenti ricevono l’avviso di convocazione con tutta la documentazione necessaria per la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno della seduta. Per consentire alla Conferenza di funzionare correttamente è, altresì, prevista l’individuazione di uno specifico ufficio regionale che garantisca il supporto di proprio personale e individui un funzionario per l’attribuzione delle funzioni di segretario della Conferenza, per l’espletamento di tutti gli adempimenti necessari. Le sedute della Conferenza, come detto, possono tenersi anche in modalità telematica per favorire un funzionamento snello ed efficace, soprattutto in condizioni di particolare necessità e disagio. Gli atti che la Conferenza adotta nell’esercizio delle funzioni riconosciutegli dallo Statuto si distinguono in pareri motivati ai sensi dell’articolo 82, comma 3 dello Statuto; informazioni finalizzate ai sensi dell’articolo 45, comma 3 dello Statuto; pareri consultivi ai sensi dell’articolo 45 del comma 4 dello Statuto; atti consultivi in sede di predisposizione dei provvedimenti di programmazione della Giunta ai sensi dell’articolo 58, comma 3 dello Statuto”.
Ai lavori della commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Polese (Iv), Baldassarre (Idea), Quarto (Bp), Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd), Sileo e Coviello (Lega) e Trerotola (Pl).
Ordinamento amministrativo Giunta, sì da I Ccp
Tra gli obiettivi dell’atto quello di accrescere la capacità di innovazione e la competitività del sistema organizzativo anche al fine di favorire l’integrazione con le altre pubbliche istituzioni
La prima commissione consiliare (Affari istituzionali) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Pasquale Cariello (Lega), riunitasi presso l’Aula Dinardo ha preso atto a maggioranza, con il voto favorevole di Cariello, Acito, Bellettieri, Quarto e Baldassarre e il voto contrario di Braia e Leggieri, della delibera di Giunta regionale avente ad oggetto: “Legge regionale 30.12.2020 n. 29, articolo 2 – Approvazione dello schema di Regolamento “Ordinamento amministrativo della Giunta regionale di Basilicata”.
Prima della votazione il capogruppo di Italia viva Braia aveva presentato una pregiudiziale sulla relazione tecnico finanziaria e sulla mancanza di una invarianza di spesa. La pregiudiziale, alla quale ha risposto il dirigente generale dell’Ufficio legislativo della Presidenza della Giunta Antonio Ferrara, è stata respinta a maggioranza con il voto contrario della maggioranza.
Acquisite e inviate alla Giunta due osservazioni di Braia, una sull’aggiunta dell’Ufficio territoriale di Matera e l’altra sulla autonomia dell’ufficio legale della Regione.
Tra gli obiettivi dell’atto quello di accrescere la capacità di innovazione e la competitività del sistema organizzativo anche al fine di favorire l’integrazione con le altre pubbliche istituzioni; realizzare un assetto organizzativo rispondente all’esercizio delle funzioni regionali e all’attuazione degli obiettivi e dei programmi definiti dall’organo di direzione politica; assicurare la qualità dell’azione amministrativa attraverso la definizione di un sistema organizzativo improntato ai criteri di efficacia, efficienza, economicità, pubblicità, imparzialità, integrità e trasparenza; realizzare la più ampia flessibilità nell’organizzazione degli uffici della Giunta regionale, realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane, assicurando la valorizzazione del merito dei dipendenti e il rispetto delle pari opportunità.
Il regolamento è composto da 29 articoli che disciplinano il funzionamento delle strutture amministrative, delle strutture della Giunta regionale, delle direzioni generali, degli uffici, delle strutture di missione, degli uffici speciali della Presidenza, dell’Autorità di audit dei fondi strutturali dell’Unione europea, dell’avvocatura regionale, della stazione unica appaltante, dell’Ufficio per il controllo di gestione e la misurazione della performance, dell’Ufficio per il controllo interno di regolarità amministrativa e per il controllo sugli enti e le società partecipate, dell’Ufficio per le autonomie locali e la sicurezza integrata, dell’ufficio per la protezione civile, dell’ufficio per l’amministrazione digitale, degli uffici di diretta collaborazione del presidente della Giunta.
Gli articoli l e 2 individuano l’oggetto e le finalità della disciplina recata dal regolamento in attuazione dei principi di organizzazione amministrativa che si ricavano dallo statuto regionale e dal d.lgs. n. 165/2001 (norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche) e in osservanza dei criteri generali stabiliti dall’articolo 2 della l.r. n. 29/2019. L’articolo 3 individua norme generali di funzionamento delle strutture amministrative in attuazione del principio di separazione tra l’indirizzo politico-amministrativo e il controllo e le funzioni di attuazione e gestione. L’articolo 4 ai fini della verifica della corretta quantificazione degli oneri delle leggi promuove la più ampia collaborazione tra gli uffici della giunta e del consiglio regionale, mira a impedire, per quanto possibile, che le leggi regionali possano essere promulgate manifestamente prive della necessaria copertura finanziaria. L’articolo 5 definisce il sistema delle strutture amministrative della Giunta regionale articolandole in direzioni generali, settori, uffici, strutture di missione e uffici speciali della presidenza. Gli articoli da 6 a 13 individuano le competenze attribuite alle sette direzioni generali che costituiscono le strutture organizzative complesse, poste al vertice del nuovo disegno organizzativo, e che sono state individuate al fine dello svolgimento di compiti concernenti aree di materie omogenee: risorse umane, organizzazione e affari generali; programmazione e gestione delle risorse strumentali e finanziarie; infrastrutture e mobilità; ambiente, territorio ed energia; politiche agricole, alimentari e forestali; salute e politiche della persona; sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità.
L’articolo 14, sempre in ossequio al criterio di flessibilità organizzativa, prevede che le direzioni generali possono essere articolate, alloro interno, in settori per la gestione e il coordinamento di funzioni e materie omogenee di notevole rilevanza e complessità.
L’articolo 15 prevede che gli uffici costituiscono ambiti organizzativi preposti al presidio di attività funzionali, operative e di programmazione, aventi un’ampia sfera di competenze e di obiettivi gestionali. L’articolo 16, ancora in ossequio al criterio di flessibilità organizzativa, prevede che per lo svolgimento di programmi specifici e per lo svolgimento di particolari compiti possano essere istituite strutture di missione aventi durata temporanea. Gli articoli da 17 a 25 individuano le competenze attribuite agli otto uffici speciali della Presidenza che costituiscono le strutture di livello dirigenziale poste alla diretta dipendenza del Presidente, in qualità di rappresentante della Regione, nel rispetto della loro autonomia di giudizio e di valutazione, per lo svolgimento di compiti particolari e di servizio per le altre strutture amministrative della giunta regionale e, nei casi previsti, degli enti regionali, delle società partecipate della Regione e degli enti locali: Autorità di audit dei fondi strutturali dell’Unione europea; Avvocatura regionale; Stazione unica appaltante; Ufficio per il controllo di gestione e la misurazione della performance; Ufficio per il controllo interno di regolarità amministrativa e per il controllo sugli enti e le società partecipate; Ufficio per le autonomie locali e la sicurezza integrata; Ufficio per la protezione civile; Ufficio per l’amministrazione digitale.
Gli uffici speciali della presidenza sono diretti da un dirigente e si differenziano in uffici equiparati, in genere, agli uffici costituiti all’interno delle direzioni generali (di cui all’art. 15) o, nel solo caso della stazione unica appaltante (SUARB), in ragione della sua complessità organizzativa, equiparati alle direzioni generali, al cui vertice è collocato un dirigente apicale che, nel rispetto dell’autonomia di giudizio e di valutazione attribuita a questa speciale struttura amministrativa della Presidenza,
esercita le funzioni di coordinamento delle attività amministrative facenti capo all’ufficio speciale complesso, in quanto articolato in più uffici dirigenziali, assicurandone l’unitarietà di azione.
L’atto si contraddistingue per la invarianza finanziaria che viene conseguita in quanto gli adempimenti connessi all’applicazione del disegno di legge vengono realizzati nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza regionale.
Ai lavori della commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Polese (Iv), Baldassarre (Idea), Quarto (Bp), Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd), Sileo e Coviello (Lega) e Trerotola (Pl).