Maurizio Girasole, Responsabile Ufficio Vertenze e Legali Cgil Matera, Coordinatore Regionale Federazione Filctem Cgil Basilicata e
Segretario Regionale Federazione Fiom Cgil Basilicata ha inviato una nota a seguito della decisione della Banca Popolare Pugliese di chiudere la filiale nell’area industriale di Pisticci Scalo. Di seguito la nota integrale.
In queste ore a tutti i clienti della Banca Popolare Pugliese sta arrivando una lettera in cui con atto unilaterale si trasferisce il conto corrente dallo sportello dell’area industriale di Pisticci Scalo ad altro Comune. La missiva recita che verranno cambiate anche le coordinate bancarie. Danno su danno. Chiusura di un servizio e disagio incommensurabile per l’utenza. È naturale che inviteremo tutti i clienti a denunciare all’ABI e agli organi di controllo quanto sta accadendo. Dal punto di vista politico si chiede al Presidente del Consorzio di attivarsi immediatamente affinché scongiuri la chiusura dello sportello bancario allocato nei locali dello stesso Consorzio nell’area industriale di Pisticci Scalo. È un sevizio alla stessa stregua delle infrastrutture materiali e immateriali di cui ha tanto bisogno la Valbasento e che con enormi risorse Tecnoparco Valbasento e le sue maestranze tutte continuano tra tante difficoltà a garantire a tutte le aziende . Si parla di ZES, di ZFD ma mentre si tesse qualcuno continua ad ignorare questa importante risorsa produttiva e occupazionale quale la Valbasento.
Un grido di allarme e di aiuto lo rivolgo ai sindaci dei comuni che ricadono nell’area industriale, ai quali non sfugge la ricaduta sul PIL locale delle attività locali affinché si alleino per un pressing sul MISE per un accordo di programma di re industrializzazione dell’area e che non ci si accontenti solo della manutenzione dell’esistente.
Bene hanno fatto l’Assessore Cifarelli e l’imprenditore Di Benedetto di Ecowash a prendere posizioni sulla scellerata decisione di chiusura dello sportello bancario.
No alla chiusura, se la Banca Popolare Pugliese non ha interesse non può prendere i “clienti” e il loro “prodotto “ e delocalizzare !!! La richiesta dello scrivente e della cessione ad altro istituto bancario dello sportello.
Evitiamo l’ennesimo scippo di attività produttive alla Valbasento.