Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, membro del Consiglio generale del Partito Radicale e Consigliere dell’Associazione Coscioni: “Da oggi indosserò una fascia nera al braccio in segno di lutto”. Di seguito la nota integrale.
Dalla mezzanotte indosserò una fascia nera al braccio per ricordare a me stesso la dipartita della Repubblica e la messa a morte della Costituzione. Una volta di più ripeto: Quale Repubblica? Quale 25 aprile? Che democrazia è la nostra? C’è in questo Paese un reiterato, prolungato, ininterrotto attentato ai diritti politici del cittadino (art. 294 c.p.). Un po’ di “Cina”, un po’ di “Turchia” ci sono già in Italia. Siamo sempre più una “Democrazia reale”.
Da mesi larga parte della stampa asseconda narrazioni governative che raccontano realtà che non esistono. Il tutto mentre il paese reale affonda, il disfacimento politico, istituzionale, sociale ed economico monta e sempre più italiani si ritrovano in situazioni di povertà.
Dall’iperuranio di Palazzo Chigi e a tutti i livelli si è operato per trasformare un dramma collettivo in farsa. Come era prevedibile e come previsto l’emergenza sanitaria ha aggravato la pregressa emergenza democratica.
Siamo finiti in un frullatore che macina diritti e democrazia e quel diritto alla conoscenza che è sinonimo di democrazia.
Strette a “movide” che non ci sono, il mastermind del covid, paternalismo, virologi a gettone, lettere a Babbo Natale, DPCM in cui si vieta tutto e niente, una comunicazione che da quasi un anno ininterrottamente alimenta solo paure e ansia, informazioni e conoscenza negate, ci consegnano la cifra di un Paese da “Terra dei cachi”.
Un altro sciopero della fame per ora non posso proprio consentirmelo, ma intendo continuare a dar corpo a un dato di necessaria resilienza, resistenza, lotta. Non mollare!
In questa Italia arlecchino io scelgo i colori del lutto. La Costituzione è morta e pure la Repubblica.