Auditi il presidente di Confindustria Basilicata, Somma, i direttori di Confapi Potenza e Matera, Albano e Gaudiano sul Ddl che prevede lo scioglimento del Consorzio industriale di Potenza e la costituzione della società aree produttive industriali
Seduta congiunta per la I e III Commissione, presiedute rispettivamente da Cariello e Quarto (Bp), sul Disegno di legge n.53/2021 – “L.R. n.12/2020- art.5 – Scioglimento del Consorzio industriale della provincia di Potenza e costituzione della società Aree produttive industriali Basilicata S.p.A”. Auditi il presidente di Confindustria Basilicata, Francesco Somma e i direttori di Confapi Potenza, Vincenzo Albano e di Matera, Vito Gaudiano, collegato in modalità telematica.
In un documento consegnato ai presidenti delle due Commissioni, sottoscritto da Confapi Potenza e Confindustria, il Ddl viene giudicato “inadeguato”. Si ritiene, viene precisato, che “l’iniziativa legislativa debba essere rivolta al preventivo risanamento economico e finanziario della gestione delle aree industriali della provincia di Potenza, anche attraverso la liquidazione dell’attuale Consorzio di sviluppo industriale e la creazione di un altro soggetto che assuma su di sé le competenze e le attività di quest’ultimo; che sia tenuto in debito conto l’impatto che la liquidazione del Consorzio produrrà per le centinaia di imprese e professionisti creditori del medesimo”.
Viene sottolineato altresì che “la forma giuridica del nuovo soggetto non possa essere quella della società per azioni, ma più propriamente di un’azienda di natura pubblica, così come recita il comma 3 dell’articolo 62 dello Statuto regionale; che debbano essere individuate ed affrontate in maniera risolutiva le cause che hanno sin qui determinato la gestione antieconomica delle aree industriali della provincia di Potenza; che sia approntato un serio piano industriale di rilancio delle attività e dei servizi sino a questo momento svolti dal Consorzio di Potenza, piano che deve costituire la guida per il nuovo soggetto giuridico”.
Nel documento si reputa “non razionale trasferire a soggetti terzi proprio le attività di servizio distintive dell’agire di pressoché tutti i Consorzi di sviluppo industriale d’Italia e che sino a quando il nuovo soggetto non avrà stabilmente raggiunto l’obiettivo di una gestione sana delle aree industriali della provincia di Potenza non si debba in alcun modo coinvolgere il Consorzio di Matera che non presenta quelle situazioni di crisi economica e finanziaria che costringono oggi alla liquidazione del Consorzio di Potenza”.
In video conferenza sono intervenuti per Confapi Matera il presidente, Massimo De Salvo, e il direttore Vito Gaudiano, entrambi per esprimere parere negativo alla soluzione individuata dalla Regione con il Ddl. “Sappiamo – hanno precisato – che il Consorzio di Potenza rappresenta un grandissimo problema per tutta la comunità lucana e non soltanto per le imprese. Quello che contestiamo è la modalità, non c’è un modo nuovo di affrontare la questione, con il pericolo di ripercorrere gli stessi errori del passato. Riteniamo indispensabile puntare al risultato, ma altrettanto importante è comprendere come si sia arrivati a tanto, rispetto ai debiti accumulati. Siamo consapevoli che occorre uno sforzo come sta cercando di fare questa legislatura, ma la soluzione individuata non la troviamo adeguata. Non siamo d’accordo sulla natura giuridica della società, né sulla situazione che si va a determinare rispetto alle due realtà, quella di Matera e quella di Potenza e siamo preoccupati per la vicenda del personale”.
Alla discussione sono intervenuti i consiglieri Sileo, Cifarelli,Quarto, Braia, Bellettieri, Acito, Polese e Perrino.
Alla riunione delle commissioni congiunte, erano presenti, oltre ai presidenti Quarto e Cariello, i consiglieri Pittella e Cifarelli, Braia e Polese, Trerotola, Leggieri, Perrino e Carlucci, Aliandro, Cariello e Sileo, Acito e Baldassarre.