In una conferenza stampa alla Camera cominciata intorno alle 18.20, con quasi un’ora di ritardo rispetto all’orario stabilito, Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto. Un atto che apre formalmente la crisi di governo, sebbene fino all’ultimo il Pd abbia provato a mediare e lo stesso premier Conte abbia lavorato a un documento comune da far sottoscrivere agli alleati per rilanciare la maggioranza. “Crisi aperta da mesi e non da noi”, ha detto il leader di Italia viva. Che ha aggiunto: “Abbiamo fiducia in Mattarella”.
E proprio al Capo dello Stato il premier oggi ha riferito, salendo al Quirinale, le decisioni del cdm di ieri e lo stato dei rapporti della coalizione. Il presidente della Repubblica ha sottolineato la necessità di uscire velocemente da questa condizione di incertezza. Tornando a piedi a Palazzo Chigi Conte, intercettato dai cronisti, si è limitato a commentare: “Crisi? Spero di no”.
Poco prima dell’incontro con Mattarella Conte aveva sentito il segretario dem Nicola Zingaretti. A conferma di quanto, in queste ore, si sia tentato l’impossibile, c’è il lavoro di Roberto Gualtieri. Il ministro dell’Economia ha riaperto, di nuovo, il documento del Recovery Plan cercando di venire incontro alle nuove richieste sull’Agricoltura fatte ieri da Bellanova.
Di fatto se davvero, come dicono nel Pd, un governo dimissionario non può far votare in aula lo scostamento di Bilancio, Conte dovrebbe restare in carica fino al voto in Parlamento che permetterà di varare il decreto Ristori. Renzi ha già promesso che appoggerà sia l’uno che l’altro, così come dirà sì al Recovery. Quindi, ci sarebbe un po’ di tempo ancora per trattare. Il voto sullo scostamento è previsto per il 20 gennaio alle Camere. Uscita oggi la delegazione di Italia viva, il governo deve restare comunque in carica per approvare la richiesta nel Consiglio dei ministri previsto domani o al massimo venerdì. Ci sono quindi – forse – dalle 24 alle 36 ore di tempo, per trovare un punto di equilibrio che consenta di evitare una crisi al buio.