Una collaborazione spontanea tutta lucana (e corletana) per guardare al 2021 (e ai suoi dualismi e fragilità) con bellezza e forza.
In questo incerto inizio d’anno il cantautore e musicista Luciano Nardozza interpreta, in una veste tutta personale, il brano “Hallelujah” di Leonard Cohen, accompagnato al basso da Antonello De Luise in un video ideato e diretto da Lorenzo Carone, girato presso il Caldaia Music Studio.
“Ho scelto di interpretare questa canzone per la sua forza non comune, che riesce a toccare con intensità le persone. In un mondo di conflitti e di dualismo, mai come ora, ci sono occasioni in cui è possibile unirci e abbracciare tutto, anche il disordine. Questa è la forza della musica, che diventa una sorta di preghiera.
Quando ci siamo trovati con alcuni artisti del paese (Corleto Perticara) in cui sono cresciuto – Lorenzo Carone (videomaker) e Antonello De Luise (bassista storico della mia band) – abbiamo cercato di imprimere l’intimità, la magia e anche il pathos di questo brano in un video senza fronzoli, girato tutto di fila, in un unico piano sequenza. Lo stesso vale anche per la voce e gli strumenti (registrati live, senza tagli), enfatizzando cosi che l’imperfezione può essere vulnerabilità, uno stato interiore che viene spesso ricercato nel campo artistico” commenta Luciano Nardozza.
L’uscita del video arriva per Luciano Nardozza dopo il brano “Rana Bollita”, canzone di denuncia dai toni rap/metal che invita a riflettere sull’atteggiamento globale nei riguardi dell’attuale pandemia, soprattutto dal punto di vista dei termini spesso impiegati per etichettare chi ha visioni che si discostano dall’opinione comune.
Il video è disponibile su YouTube cliccando sul player
Cantautore, chitarrista, attivo sulla scena musicale italiana dal 2017 col suo primo album in italiano “Di Passaggio”.
Finalista a Capitalent 2017 (tra oltre 4000 proposte), vincitore del Festival Villeggendo 2017, sul podio al Varigotti Festival ’18, finalista al Premio De André 2019, targa Riccardo Mannerini 2019 per il miglior testo, ama tantissimo suonare live (l’album è stato portato in giro per l’Italia in oltre 30 città diverse).
A maggio 2019 esce il suo secondo album che lo vede collaborare con artisti quali Gianluca Misiti (tastierista per Daniele Silvestri, Max Gazzè) e Piero Monterisi (batterista per PFM, Tiromancino, Daniele Silvestri) e che ha riscosso ottimi risultati in classifica (il singolo “Quel che avvicina al bene” è entrato immediatamente in seconda posizione nella Classifica Italiana Indipendenti Emergenti, permanendovi per oltre un mese).
A fine gennaio lancia “Il Nastro d’Argento”, singolo sulla clandestinità, proposto a Sanre-mo 2020.
A marzo dello stesso anno, durante l’esperienza di isolamento vissuto nella prima zona rossa d’Italia del lodigiano, pubblica il brano “Zona Rossa”, una instant song (scritta e prodotta autonomamente in 24 ore) che è una riflessione sull’isolamento e la vera libertà dell’individuo.
A luglio 2020 esce la dirompente”Cielo rosso che esplode”- terzo singolo tratto da “Fuori Luogo”- accompagnata dal videoclip realizzato da Beppe Gallo (Laura Pausini, Eros Ra-mazzotti, Emis Killa).
Ottobre vede la nascita di “Rana Bollita”, canzone di denuncia rap/metal, che invita a riflettere sull’atteggiamento globale nei riguardi dell’attuale pandemia.