Lunedì 18 gennaio 2020 riapre la sede del CUP di Via Matteotti. Ad annunciarlo in una nota è l’Asm. Di seguito il testo integrale.
Lunedì 18 gennaio verrà finalmente riaperta la sede del CUP di Via Matteotti.
L’attività era stata sospesa a causa di ripetuti atti vandalici, (rottura di vetri, furti e altro), che hanno portato alla chiusura e quindi ad un disservizio non voluto dall’Azienda.
Il servizio era stato attivato nel centro di Matera per dare la possibilità ai cittadini di accedere alle prenotazioni e al pagamento del ticket senza dover necessariamente recarsi in Ospedale.
L’intenzione dell’ASM era quella di far presidiare, nelle ore notturne, il servizio CUP attraverso l’istituto di vigilanza di cui l’Azienda si serve per detta attività, ma, purtroppo, l’emergenza COVID e l’obbligo di avere una vigilanza armata h24 dei frigoriferi contenenti i vaccini, ha fatto esaurire le ore che potevano essere utilizzate per la sicurezza di questo servizio.
La vigilanza armata, quindi, non potrà presidiare la sede di via Matteotti perché, nell’ambito del quinto d’obbligo, non è più possibile utilizzare le ore destinate a questo servizio a causa delle emergenze che la pandemia impone.
Il Direttore Generale, Gaetano Annese, ha dato disposizione alla riapertura del CUP nel centro di Matera anche senza il presidio dei vigilanti confidando nel senso di responsabilità dei cittadini affinchè non si verifichino più atti vandalici che possano mettere a rischio il mantenimento di questo servizio.
Il 18 gennaio riapre a Matera la sede Cup Asm di via Matteotti, soddisfazione Consigliere regionale Quarto: “Laddove prevale il senso di responsabilità i problemi si risolvono”.
“Il Centro unico di prenotazione di Matera riapre , come annunciato dal direttore generale dell’Azienda sanitaria, Gaetano Annese. La struttura chiusa dal 24 ottobre dello scorso anno per atti vandalici, consente ai cittadini l’importante possibilità di accedere alle prenotazioni e al pagamento del ticket senza doversi necessariamente recarsi in ospedale”. Lo fa sapere il consigliere regionale Piergiorgio Quarto. “Finalmente una buona notizia, in un periodo così difficile per tutti. La struttura ridiventa operativa e torna come giusto che sia a disposizione dei cittadini materani. Paradossale la sua vicenda parliamo di un servizio chiuso da mesi a tempo indeterminato, sul suo futuro era nel frattempo calato un silenzio assordante”. “Tutto questo dimostra che opportunamente sensibilizzate, le istituzioni competenti si muovono e portano a soluzione le problematiche. Si mette quindi la parola fine – continua Quarto – ad una situazione difficile da accettare, considerata da alcuni addirittura, vergognosa. Laddove il senso di responsabilità prevale i risultati si ottengono e i problemi si risolvono. Inutile dire che molteplici sono gli interrogativi che si rincorrono, infatti era necessario sollevare un simile vespaio per fare aprire gli occhi a chi di dovere?”. “Armandosi di buon senso e pazienza si sono create le condizioni per porre termine alla vicenda. Ripetute sollecitazioni a mezzo stampa orientate in tal senso – evidenzia il consigliere regionale – sono servite a raggiungere l’obiettivo, la struttura torna funzionale. Il tutto per soddisfare le aspettative dei cittadini, il più delle volte per fare questo basta poco, spesso solo la capacità di immedesimarsi alla realtà di chi i problemi li vive e li affronta quotidianamente. Del resto questo deve essere il ruolo primario degli uomini politici, ossia vivere a stretto contatto con il cittadino che si rappresenta, non estraniarsi dai contesti ,dare un senso positivo e propositivo al proprio ruolo nella società civile”. “Considerata la specificità della circostanza non è certo mia attenzione attribuirmi dei meriti – afferma Quarto – per averla portata a felice soluzione, ma solo ribadire la ferma convinzione di essere sempre disponibile a prestare ascolto a tutti e alle istanze di tutti, senza adottare canali preferenziali. In conclusione aggiunge il consigliere regionale – solo adottando la massima disponibilità si può dare un calcio al qualunquismo e all’inerzia dei modus operandi di alcune istituzioni. Infatti, chi ci ha accordato consensi e fiducia merita rispetto e va sempre salvaguardato nella tutela dei suoi diritti essenziali come quello primario alla salute. Rimane inoltre, poi, aspetto non secondario la soddisfazione di aver sconfitto i vandali e l’inciviltà dei loro gesti”.