L’uscita dal Governo Conte del partito Italia Viva di Matteo Renzi ha provocato inevitabile caccia ai sostituti da parte del premier per risolvere in tempi rapidi la crisi e evitare le urne. Tra i cosiddetti “costruttori” c’è anche il deputato lucano Vito De Filippo, che ha deciso di lasciare proprio Italia Viva per garantire il sostegno al Governo Conte con il ritorno nel Partito Democratico. Di seguito la sua dichiarazione: “E’ stata sbagliata la scelta di Italia Viva di aprire la crisi mentre il Paese è attraversato da tante difficoltà e sofferenze. Per questo lunedi voterò la fiducia al governo. Ho deciso di continuare il mio impegno parlamentare per favorire l’uscita dall’emergenza sanitaria e sociale e la necessaria ripresa economica nel gruppo del Partito Democratico riprendendo il filo di un percorso che viene da lontano e in questo senso ringrazio il segretario Zingaretti ed il capogruppo Delrio”.
Biografia Vito De Filippo
Vito De Filippo, nato a Sant’Arcangelo il 27 agosto 1963, è un politico italiano, presidente della regione Basilicata dal 2005 al 2013, sottosegretario di stato alla salute nel governo Renzi dal 28 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016 e dell’istruzione, dell’università e della ricerca nel governo Gentiloni dal 29 dicembre 2016 al 1º giugno 2018.
Nato a Sant’Arcangelo in provincia di Potenza da Nicola De Filippo e Rosa Maria Briamonte (appartenente ad un’antica famiglia di agricoltori presente nel comune da secoli come certificato dal Catasto Onciario del XVIII secolo), studia nel locale Liceo. Conseguita la laurea in filosofia all’Universita’ Federico II di Napoli con il massimo dei voti e la lode e la pubblicazione della tesi sul linguaggio nella filosofia di Spinoza, diventa giornalista, collaborando con riviste di filosofia e vari giornali nazionali e locali, lavorando anche per Telenorba. Inizia l’attività politica a 26 anni nel Consiglio Provinciale di Potenza; ricopre la carica di assessore provinciale alla Sanità e di vicepresidente della Provincia. Ha pubblicato vari volumi di filosofia di storia meridionale e di attualità. Lo studio di Benedetto Spinoza ha prodotto la stampa alcune pubblicazioni sotto la guida del professore Piero Di Vona, noto studioso del filosofo a livello internazionale.
Dal 1990 al 1995 assume anche la presidenza del Centro europeo di drammaturgia, presso l’amministrazione provinciale di Potenza. Nel 1995 diventa consigliere regionale della Basilicata; ricopre la carica di capogruppo e di assessore regionale all’agricoltura. Nel 2000 è riconfermato consigliere regionale; diventa vicepresidente della giunta regionale ed assessore regionale alla sanità. Dal 2002 al 2003 è capogruppo in consiglio regionale della Margherita e nel dicembre 2003 viene eletto presidente del consiglio regionale della Basilicata. Ha vinto le elezioni del 17 e 18 aprile 2005, guidando una coalizione di centrosinistra, con il 67% dei voti (236.814 voti), battendo il rappresentante della lista di centrodestra “Per la Basilicata”, Cosimo Latronico.
A seguito della sconfitta elettorale del centrosinistra a Matera in occasione delle elezioni comunali del maggio 2007, l’intera giunta regionale si dimette a seguito degli attriti fra le varie componenti de L’Unione. Dopo tre settimane di trattative, il 30 giugno De Filippo nomina la propria seconda giunta.
È membro dell’assemblea nazionale della Margherita.
Nel 2007 si candida alle primarie del Partito Democratico nel collegio di Lauria in una lista a sostegno di Enrico Letta.
Nel marzo 2010, con circa il 60 % dei voti, viene riconfermato alla guida della regione Basilicata, superando Nicola Pagliuca del Pdl e Magdi Allam del movimento “Io amo la Lucania”.
Alle elezioni politiche del 2013 è candidato alla Camera dei deputati, nella circoscrizione Basilicata, nelle liste del Partito Democratico, risultando tuttavia il primo dei non eletti.
Il 28 febbraio 2014 viene nominato sottosegretario al Ministero della Salute nel governo Renzi, venendo poi confermato anche nel governo Gentiloni.
Alle elezioni politiche del 2018 è candidato alla Camera dei deputati nella lista proporzionale della circoscrizione Basilicata, nelle liste del Partito Democratico ed è eletto.
Con la scissione di Italia Viva, De Filippo abbandona il PD e aderisce al nuovo partito di Matteo Renzi, salvo annunciare il 16 gennaio 2021 il suo rientro nel PD.
È consigliere della Fondazione Italia USA.
Il 24 aprile 2013 la Procura di Potenza arresta due assessori regionali della Giunta De Filippo: l’Assessore al Lavoro e Formazione Vincenzo Viti (Partito Democratico) e l’Assessore alla Agricoltura Rosa Mastrosimone (Italia dei Valori) nonché il capo dell’opposizione in Consiglio regionale ed ex candidato presidente del centrodestra della Regione nel 2010 contro De Filippo, il capogruppo del Popolo della Libertà, Nicola Pagliuca spiccando provvedimenti di divieto di dimora per 11 tra consiglieri ed ex consiglieri di maggioranza e opposizione per peculato nello scandalo rimborsi ai gruppi regionali che già vedeva indagati moltissimi tra nuovi e vecchi consiglieri regionali. Lo stesso giorno dei provvedimenti De Filippo nomina una nuova Giunta, la terza della legislatura (tra i nuovi incarichi, quello di Marcello Pittella a vicepresidente e assessore alle attività produttive) e presenta le dimissioni affermando di voler provocare lo scioglimento del Consiglio, cosa che effettivamente si verificherà. De Filippo formalizza le dimissioni sostenendo che «l’inchiesta deturpa l’immagine della Basilicata, con ipotesi forse non penalmente gravi, ma umanamente odiose