“Matera 2029” chiede al sindaco di Matera, Domenico Bennardi, di avviare discussione sul regolamento comitati di quartiere per riportare le periferie al centro.
Di seguito la nota integrale.
Sindaco Bennardi rispetti l’impegno preso in campagna elettorale.
“E’ indispensabile creare un tavolo permanente, sotto la regia del Comune, in cui avviare un confronto con le comunità di quartiere. Il movimento civico Matera 2029 intende rimarcare l’importanza di dare seguito agli impegni politici presi con la cittadinanza dall’attuale Sindaco Bennardi e dalla sua maggioranza. Sarebbe un grave errore non considerare la forte correlazione che esiste tra lo status dei borghi e dei quartieri e il tessuto economico-imprenditoriale della nostra città, si depaupererebbe quasi il 70% del potenziale produttivo urbano e non possiamo permettercelo.
Il programma elettorale di Bennardi, mutuando se non quasi copiando quello della nostra lista civica, intendeva rendere i cittadini più partecipi possibili alla vita politica e al processo decisionale comunale, anche con l’istituzione dei comitati di quartiere, di individuare i luoghi da restituire ai cittadini e alle periferie per attività di auto-imprenditorialità condivisa ma anche di aggregazione e crescita sociale per anziani e giovani. Tutto questo va nella direzione che auspicavamo e auspichiamo anche noi, a che punto siamo?
Nell’intervento di presentazione delle linee programmatiche il Sindaco Bennardi ha affermato che è un prerequisito fondamentale per la democrazia la formazione di un’opinione pubblica vivace ed informata, capace di interrogare le istituzioni, motivo per cui la promozione della discussione partecipata, supportata da una buona informazione, sarà uno dei principi che l’attuale amministrazione dovrà perseguire sin da subito. Richiudere e riallacciare il legame tra centro e periferie, diminuire le diseguaglianze sociali e urbanistiche, ridare vita e produttività a quartieri, agli impianti presenti, alle infrastrutture, alle aree adibite all’attività sportiva, artistica, agricola, industriale, ai centri, ai parchi, a piazze, negozi, botteghe e tanto altro.
Si passi allora dalle parole ai fatti, si approvi il regolamento dei comitati di quartiere atteso da anni. Si allarghi la partecipazione per consentire l’utilizzo dei beni comuni a una platea più ampia. Se veramente si vuole creare un rapporto di fiducia tra persone e istituzioni e dare voce ai cittadini e alle cittadine materane si diano segnali concreti. Si incominci a rendere fruibili alla cittadinanza gli immobili comunali ristrutturati e lasciati in stato di abbandono. Un esempio, tra gli altri, il “Casino Padula” luogo da restituire al quartiere di Agna, magari affidando la gestione a gruppi sociali organizzati, come le associazioni di volontariato o le cooperative sociali.
E’ fondamentale, lo abbiamo detto anche noi in campagna elettorale esattamente come faceva Bennardi, tornare a rianimare la vita dei quartieri, riportare il centro in ogni periferia, istituire centri di aggregazione, favorendo la rinascita della vita sociale, offrendo servizi e spazi all’uso comune sia per lo sport che per le iniziative sociali. Offrendo opportunità, ora più che mai che l’emergenza coronavirus incide proprio sul tessuto relazionale. Il vicinato parta dai quartieri, le periferie ritornino al centro della vita cittadina per chi vi abita e vive, magari appena sarà possibile dopo l’emergenza coronavirus, destinando ogni piazza a eventi artistici.
Per raggiungere questi obiettivi condivisi, il Comune si impegni a portare immediatamente alla discussione pubblica un regolamento comunale per la costituzione e gestione dei comitati di quartiere. Noi del movimento civico Matera2029 abbiamo troppo a cuore questi temi, periferie e comitati di quartiere sono stati due punti fondamentali del nostro programma “Le periferie al centro e un centro in ogni periferia”. Pertanto, Sindaco Bennardi, in questa azione noi ci siamo e siamo pronti a confrontarci, a dialogare e a dare il nostro contributo di merito oltre che le nostre idee per la città, se vorrà ascoltarle.
Intendiamo collaborare, se l’obiettivo è quello di rianimare i luoghi oltre che un autentico spirito civico che sembra essersi perduto negli ultimi tempi. Una politica lungimirante, a nostro avviso, deve ascoltare le esigenze dei cittadini senza lasciare indietro nessuno a cominciare dai più piccoli, i bambini e le bambine, ma anche diversamente abili, giovani, anziani ecc. I quartieri sono esattamente il luogo da cui ripartire e far ripartire Matera. E’ questa la visione lungimirante che le chiediamo di avere.
Siamo convinti che ci sia, insieme a noi, una comunità pronta e disponibile a credere nella possibilità di costruire una Matera migliore, aperta e capace di accogliere ogni novità ma anche assolutamente chiusa, invece, verso ogni forma di cinismo politico, cosa che si verifica quando la politica non si preoccupa della cosa pubblica ma solo di interessi personali o di pochi.”
Cominciamo con la puliza dei quartieri e….. poi tutto il resto.