I segretari generali della Cisl Basilicata Enrico Gambardella e della Filca Cisl Basilicata Michele La Torre invitano i parlamentari lucani a sollecitare le competenti commissioni di Camera e Senato ad esprimersi in tempi celeri sulla nomina da parte del governo dei commissari straordinari per il completamento del ramo ferroviario Ferrandina-Matera e per l’ammodernamento della linea Taranto-Potenza-Battipaglia. I due progetti in questione, del valore complessivo di 1,8 miliardi, sono stati inseriti nello schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri, attualmente in attesa del parere dei due rami del parlamento, che individua “interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative, ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale, per Ia cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria Ia nomina di uno o più commissari straordinari”.
Per Gambardella e La Torre “il fatto che il governo abbia inserito tali progetti tra le opere meritevoli di una corsia preferenziale mediante la nomina di uno o più commissari straordinari rappresenta una sensibile inversione di tendenza rispetto al passato e un importante segnale di attenzione verso il Mezzogiorno e verso la Basilicata in particolare che potrebbe giovarsi in modo sensibile di queste fondamentali opere infrastrutturali. È noto che negli ultimi dieci anni le regioni del Sud hanno visto diminuire in maniera significativa gli investimenti rispetto alle regioni del Centro-Nord e che lo stesso governo indica nel DEF 2020 la necessità di avviare una programmazione di interventi strutturali rilevanti per il settore dei trasporti e della logistica con il potenziamento della rete ferroviaria esistente e la realizzazione di nuove linee alta velocità e alta capacità”.
“L’ammodernamento della linea Battipaglia-Potenza-Metaponto-Taranto, con l’importante diramazione verso Matera, assicurerebbe l’integrazione della nostra regione nel reticolo infrastrutturale di ultima generazione del Mezzogiorno e connetterebbe due importanti poli portuali: quello di Taranto e quello di Salerno. Se consideriamo anche il progetto del retroporto logistico di Ferrandina collegato al porto di Taranto nell’ambito della ZES, il combinato disposto di tali infrastrutture renderebbe la Basilicata un corridoio strategico con prevedibili benefici dal punto di vista occupazionale e in termini di capacità di attrazione di nuovi investimenti produttivi nelle aree già attrezzate, con particolare attenzione alla Valbasento”.
Secondo i segretari della Cisl e della Filca Cisl “oggi ci sono le condizioni per costruire intorno ad un rinnovato asse basentano, quale fondamentale snodo logistico e produttivo al servizio dell’intero Mezzogiorno, un nuovo paradigma di sviluppo. Ecco perché diventa ancora più importante adottare una visione strategica che integri politiche infrastrutturali, politiche industriali e politiche attive del lavoro mettendo a sistema anche le risorse regionali dentro la cornice del recovery plan e di un grande piano di sviluppo regionale in grado di coniugare sostenibilità, innovazione e inclusione”.