Infrastrutture, Nicola Locuratolo: “Il Mezzogiorno resta al Sud del Sud”. Di seguito la nota integrale.
Bene! Il maquillage della Stazione di Ferrandina prosegue, come spero proseguano celermente i lavori sulla tratta per Matera, ma, proprio oggi si legge su “Ottopagine” che è nelle mani del Presidente Conte “una missiva consegnata al Premier dal Consigliere per il Mezzogiorno, Gerardo Capozza e vi si legge, tra l’altro, una frase significativa; “non possiamo condannare Avellino ad essere l’unica città Capoluogo di Provincia tagliata fuori dalla connessione diretta con l’Alta Velocità”.
Mentre Matera resta ancora tagliata fuori, non dall’Alta Velocità, ma da un qualsiasi treno, mentre potrebbe essere il fulcro per l’Alta Capacità, il Mi-R.Calabria (via Matera), per il Corridoio verso il Sud del TEN-T10.
Il Meridiano ferroviario europeo che, partendo dal Circolo Polare Artico scende lungo tutta la Norvegia e, saltando il mar Baltico, con un lungo viadotto, un’isola artificiale ed un tunnel sottomarino giunge in Danimarca e superando il braccio di mare con un altro tunnel che sarà, pronto entro il 2029, il più lungo del mondo, giunge in Germania che attraversa in tutta la sua lunghezza fino alla Svizzera che sottopassa con il tunnel di 52 Km. sotto la Alpi (traforo del San Gottardo) per giungere a Milano e qui si apre il “busillis”: Quid facere?.
Mandarlo sui binari dell’A.V.(Alta Velocità) impraticabili per l’ A.C.(Alta Capacità) o farlo scendere lungo l’Adriatica e lo Ionio fino a R. Calabria?E qui un “Busillis” ancora più grosso “Quid fecerent miseri siculi? (Cicerone): il ponte di Messina?
Ma non se ne parla proprio: a “Rregggio” c’è Scilla ed, a Messina c’è Cariddi ed i Siculi non vogliono perdere la loro insularità e non vogliono essere “continentalizzati” ed il progetto europeo si ferma a Reggio Calabria e ciao-ciao Palermo. Evviva l’Italia.