L’associazione B&B Matera ha inviato al Comune di Matera un testo che contiene idee e proposte sul progetto E-Matera per favorire il turismo responsabile e sostenibile. Di seguito la nota integrale.
L’Associazione B&B Matera ha accolto con grande entusiasmo il proposito dell’attuale Amministrazione Comunale riguardo la creazione di un Comitato di coordinamento con la finalità di agevolare, coordinare e monitorare le attività legate allo sviluppo di un turismo responsabile e sostenibile che coinvolga tutta la comunità.
Infatti l’attuale pandemia, uno dei momenti a livello globale più tragici e complessi della storia recente dell’umanità, è anche inequivocabilmente connessa ad un serio problema ambientale, perché esacerbata dall’incuria e dalla devastazione di gran parte della biosfera a causa delle attività umane, e che quindi anche come taledeve essere affrontato, attraverso un totale cambio di paradigma che investa tutte le attività umane, compresa quella del modo di viaggiare.
“La sfida futura della Città – spiega il Presidente Guido Galante – sarà quella di generare reddito ed occupazione attraverso un turismo sostenibile, che veda tutta la comunità partecipe in questa nuova avventura. Pertanto, superare il conflitto che si crea tra operatori di settore, cittadini e turisti dovrebbe essere il primo punto su cui lavorare seriamente della nuova amministrazione. Affinché ciò avvenga è necessarioprogettare un piano turistico sostenibile e responsabile a breve, medio e lungo termine, nel quale la città di Matera non perda la sua millenaria vocazione, non peggiori la qualità della vita dei suoi cittadini anche da un punto di vista puramente ecologico e ambientale, ma continui calorosamente ad accogliere i turisti trasmettendo un valore aggiunto, già insito nella nostra tradizione e cultura. Fondamentale sarà la dotazione delle infrastrutture essenziali per lo sviluppo di questo ambizioso progetto. Il piano turistico dovrebbe necessariamente svilupparsi su due macro obiettivi paralleli, che darebbero subito e naturalmente un respiro eco-sostenibile: 1) Incremento del soggiorno medioe2)Destagionalizzazione”.
“Il nostro augurio – conclude Galante – è quello di poter vedere al più presto la nascita di un ufficio turismo presso il Comune di Matera con personale altamente qualificato, che possa accogliere, programmare e sviluppare tutte le richieste, idee ed esigenze che la città propone, proprio sull’esempio che i nostri cugini del capoluogo hanno fatto intercettando ed investendo ingenti somme. Naturalmente la nostra Associazione si rende sempre disponibile in tal senso a dare un contributo propositivo e fattivo per la crescita e lo sviluppo delle potenzialità della nostra amatissima Città.”
Di seguito il testo con idee e proposte inviate al Comune di Matera
Vista l’attuale vocazione di Matera, lanciata economicamente verso il turismo e la ricettività, constatata la mancanza di una rete ferroviaria efficiente e verificato che oltre il 95% dei turisti arriva in città attraverso il trasporto su gomma, risulterebbe logico per un efficiente sviluppo responsabile e sostenibile del progetto dotarsi di queste indispensabili infrastrutture:
– “Terminal bus” unico ed organizzato,dove i turisti, ma anche i cittadini e gli studenti fuori sede, possano aver chiaro: luogo ed orario di partenza ed arrivo dei mezzi pubblici. E’ indispensabile un’autostazione provvista di marciapiedi, stalli e pensiline, biglietteria, sala d’aspetto, servizi igienici, info point. E’ infatti indecente accogliere visitatori da tutto il mondo nel piazzale dissestato di via don Luigi Sturzo, senza alcun punto di informazioni, senza alcun riparo e senza alcun servizio.
– Grande Parcheggio Turistico per auto e bus, individuato dalla nostra Associazione nell’area dell’ex mulino “Barilla”, che permetterebbe a Matera la decongestione dell’attuale traffico cittadinoe la salvaguardia dall’inquinamento atmosferico, offrendo agli ospiti un utilissimo servizio e creando nuovi posti di lavoro. Si pensi alla localizzazione strategica di tale area, con la possibilità di poter far parcheggiare migliaia di auto e centinaia di bus turistici a meno di un chilometro di distanza sia dai “sassi” che dal centro città, senza che questi mezzi entrino nella stessa; quest’area potrebbe ospitare, tra l’altro, l’incoming, il visitor center e tutti transfer cittadini; poi creando un boulevard in via S.Stefano si riqualificherebbe, tra l’altro, tutto il quartiere. Non sono da escludere forme di partenariato con il privato per finanziare la riqualificazione ed eventualmente creare spazi commerciali, espositivi o di co-working all’interno del plesso.
– Area attrezzata per i pic-nic/camperdecentratacon annessi tutti i servizi ricettivi di primanecessità(info point, incoming, bagni, bar, taxi, navette, bus urbani, noleggio bici, assistenza ai mezzi, ecc…).Ancora oggi assistiamo ad improvvisati pranzi conviviali in pieno centro storico ed alla sostagratuita di numerosi camper in parcheggi pubblici.
Naturalmente queste saranno coadiuvate da:
– ZTL e strade pedonali, come punto di arrivo e non come punto di partenza, in un ampio progetto sostenuto da servizi ausiliari, infrastrutture e parcheggi.
– Organizzazione del traffico cittadino e introduzione della tassa d’ingressoper disincentivare il traffico cittadino ed impedire di saturare le strade delle zone centrali.
– Nuovo piano di viabilità cittadina, incentivando l’utilizzo delle biciclette e di mezzi alternativi all’auto. E’ importante creare nuove piste ciclabili, e allo stesso tempo intervenendo sulle strade cittadine.
– Implementazione del trasporto pubblico da/per Matera, aeroporto, stazione F.S. e i paesi lucani.
Nel documento “E-Matera”, redatto dal Comune di Matera, è riportato testualmente: “il turismo – se mal pianificato – può compromettere le caratteristiche uniche e speciali del territorio, con il rischio reale di impatti negativi sull’ambiente quali l’affollamento dei luoghi, la perdita di identità sociale e culturale della comunità ospitante, maggiore inquinamento, consumo di spazio e alterazione del paesaggio”. Sono quindi altresì fondamentali i seguenti punti:
– Tutela e valorizzazione del Parco della Murgia e delle Chiese Rupestri. I lavori che attualmente coinvolgono una parte del Parco Murgia porteranno ad un consumo di spazio ed una alterazione irreversibile del paesaggio, compromettendo negativamente le caratteristiche uniche e speciali del parco stesso. Una volta ultimati i lavori, sarà necessario intervenire per ripristinare interamente l’ambiente originario lì dove compromesso, tramite il coinvolgimento di tutti i professionisti e associazioni di categoria (guide turistiche, guide escursionistiche, CAI – Club Alpino Italiano sezione di Matera, ecc.). A tale proposito è utile ricordare che secondo la Legge Regionale n. 51 del 14/04/2000, Articolo 4, alla progettazione della rete sentieristica partecipano rappresentanti del Corpo Forestale dello Stato, del Club Alpino Italiano, di associazioni operanti nel campo della difesa e promozione dell’ambiente. La sentieristica è importante perché rappresenta l’unico modo per visitare il parco: si tratta di un’area protetta quindi non dovrebbe essere consentito allontanarsi dai sentieri, sia per motivi di tutela ambientale che di sicurezza. All’interno del parco sarebbero necessarie due azioni congiunte: Controllo degli ingressi e monetizzazione del parco stesso per sostenere le spese per i servizi, azioni che porterebbero ad una naturale selezione dei visitatori. Premesso che praticare attività escursionistica in autonomia è pericoloso, sarebbe necessario registrare la propria presenza nell’area naturale, tramite pagina web o applicazione sul telefono cellulare. Potrebbe essere utile introdurre un biglietto di ingresso attraverso una cifra simbolica di 2 o 3 euro (gratuito per materani o lucani), per garantire al parco stesso un introito da reinvestire nei servizi. Per motivi di tutela ambientale sarebbe necessario limitare il numero di ingressi, o quantomeno introdurre l’obbligo di accompagnamento da parte di una guida per gruppi numerosi. Il controllo degli ingressi consente per esempio di identificare più facilmente le persone che abbandonano i rifiuti, comminando multe salatissime.
E’ importante prevedere una pulizia periodica del Parco. E’ indispensabile monitorare e abbassare drasticamente il livello di inquinamento dei torrenti Gravina e Jesce. E’ importante implementare la rete sentieristica, la messa in sicurezza degli attuali sentieri, la creazione di mappe dettagliate che indichino in maniera completa ed esaustiva tutta la gamma di attività e percorsi creati.
Le opportunità di valorizzare in maniera responsabile il Parco Murgia sono infinite, e sicuramente il risultato sarebbe quello di attrarre visitatori eco-sensibili per diversi giorni.
– Destagionalizzazione:implementando, programmando e pubblicizzando attività ed eventi durante in periodi di bassa stagione; storicizzando manifestazioni, feste, sagre, fiere, festival, ecc…; creando un sistema di “mercatini” tematici temporanei che promuovano e valorizzino sia i prodotti a km 0 enogastronomici, artistici, di antiquariato e di artigianato, che il territorio.
– Delocalizzazione: pubblicizzando anche itinerari turistici alternativicoinvolgendo i rioni e le aree periferiche con itinerari studiati e proposti a seconda delle diverse esigenze (gite scolastiche, trekking, mountain bike, fotografici, artistici, pittorici, naturalistici, religiosi, urbanistici, ecc..) e con la creazione dispazi espositivi e di aggregazione sia all’aperto che al chiuso, nonché di laboratori di artigiani ed artisti. Cercando di ridurre il gap di afflusso turistico che sussiste tra i due rioni dei “sassi”, Barisano e Caveoso, con iniziative che permettano di effettuare un unico interessante itinerario turistico che abbracci tutti e due i rioni (circuito ad anello). A tal proposito potrebbe essere valutata l’idea di valorizzare le piazzette ed i vicinati di via Fiorentini e via Madonna delle Virtù, adibendoli a spazi espositivi e fieristici temporanei (es. mercatino dell’antiquariato o enogastronomici), soprattutto in periodi di bassa stagione, e riqualificando le due grandi piazze con affaccio: porta Pistola e Madonna delle Virtù.La città ha numerose aree verdi, immobili e piazze poco utilizzati o in disuso, la cui riqualificazione potrebbe far nascere orti urbani, aree ristoro, aree espositive, laboratori.
– Creare attività, laboratori ed esperienze per i visitatori, attraverso la collaborazione con attività locali, associazioni e scuole. Poiché il turismo lento ed eco-sensibile si basa molto su un modo di viaggiare “trasformativo” o “esperienziale”. A tal proposito, proprio perché il turismo esperienziale è ultimamente considerato una nuova frontiera, è sicuramente importante la lotta all’abusivismo in tutto il settore a 360°, per una proficua immagine e sicurezza verso gli ospiti.
– Creare una “Tourist Card” a prezzo vantaggioso, per permettere l’utilizzo dei mezzi pubblici e consentire a prezzo convenzionato e scontato l’accesso a luoghi di interesse e la partecipazione a laboratori ed eventi culturali.
– Educare i cittadini e le nuove generazioni all’ecologia ed alla sostenibilità, come un proficuo investimento sul lungo periodo, attraverso il coinvolgimento e l’interazione con le scuole ed associazioni, la creazione di laboratori, escursioni, didattica ad hoc in modo tale da avere in futuro giovani concittadini già in grado di tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio artistico e naturale che avranno a disposizione.