Giovedì 21 gennaio 2021 dalle 8,30 alle 9,30 è in programma il presidio dei lavoratori Inps presso la sede Inps di Potenza per protestare contro le vergognose dichiarazioni di Ichino, Rampini, Cacciari, Boeri e per convincere l’INPS che l’attuale smartworking è necessario e non volontario. Di seguito la nota integrale.
Contro il mancato coraggio della ministra Dadone e dei vertici dell’Istituto che, aderendo ad una campagna denigratoria nei confronti dei dipendenti pubblici, che li vorrebbe durante lo Smart Working distesi sul divano a non far niente, non li sostengono per il lavoro effettuato in condizioni di disagio, con mezzi propri, compresi i costi di connessione, e con orari prolungati effettuati anche fuori dalla normale turnazione.
Il mancato riconoscimento dell’adesione corale data dai lavoratori alla responsabilità cui i nuovi decreti e i nuovi ammortizzatori sociali chiamavano l’Istituto, facendo i conti con le condizionalità normative previste che hanno ritardato la possibilità di una pronta erogazionedei bonus e della cassa in deroga, che garantisse ai lavoratori la non interruzione di una forma di reddito.
Il presidio si tiene in adesione all’iniziativa nazionale volta a ribadire che lo smartworking non è una scelta e che i lavoratori non possono essere ulteriormente penalizzati anche con il mancato riconoscimento del buono pasto e a sostegno di un’indennità in favore del personale, relativa all’anno 2020,quale riconoscimento degli sforzi affrontati per garantire, in piena pandemia e con l’aumento delle competenze richieste, lo svolgimento delle attività regolari e il soddisfacimento dei nuovi bisogni di milioni di utenti.