Continuano i successi in ambito letterario e creativo per i giovanissimi alunni di Montalbano. A fare il pieno di premi è stato Vito Marrese, studente di 10 anni dell’Istituto Comprensivo “N. Fiorentino”, vincitore del primo premio ad Ancona al concorso di poesie Monte San Biagio “Versi nel borgo” (premio speciale “sezione Baby”) con la poesia in dialetto tursitano ‘U Criète (Il creato), e del terzo posto al concorso internazionale “Succede solo a Bologna”, nella città felsinea, dove, sempre per l’istituito Fiorentino, ha conseguito il terzo premio anche l’alunna Elisabetta Vita. Marrese ha inoltre conquistato il terzo posto a Potenza al quarto concorso di poesia dialettale lucana promosso dal Centro Internazionale di Dialettologia dell’Università degli Studi di Basilicata con la poesia in dialetto tursitano Sciòscia Mèje (Mia sorella). I successi dei giovani allievi montalbanesi sono continuati al concorso “Carpe Diem-Amore che resta”, svoltosi a Frascati, dove sono stati vinti un premio collettivo per la classe VB, due nella sezione Racconti da Andrea Geminale e Miriam Pennetta e uno nella categoria Disegno da Antonella Lemma, oltre a diverse menzioni speciali per le fotografie. Ed infine, al concorso di poesia internazionale “Città di Macerata” sono arrivati prestigiosi piazzamenti per gli alunni Carmen Lemma con una poesia in dialetto montalbanese (“Apprimm, apprimm”) e Vincenzo Petrocelli con una poesia sulla povertà. Un motivo di grande gioia e soddisfazione per i piccoli studenti, le loro famiglie, i docenti che li hanno sempre seguiti e per l’intera comunità montalbanese. “Congratulazioni al piccolo Vito per i numerosi riconoscimenti conseguiti a livello individuale, e complimenti a tutti i nostri bambini, che rappresentano il nostro futuro e sono l’orgoglio della nostra comunità – afferma l’assessore alla cultura del comune di Montalbano Ines Nesi, che riveste anche il ruolo di consigliere provinciale -. Un ringraziamento alla maestra Anna Lombardi, che è sempre molto attenta alla creatività dei ragazzi e alla valorizzazione dei dialetti, il vero patrimonio identitario delle comunità e la cui conoscenza va assolutamente preservata e tramandata alle future generazioni, al pari delle nostre tradizioni e del nostro patrimonio linguistico”.
Gen 20