La cittá di Irsina è tra i primi comuni in Italia ad immaginare, a causa della pandemia, una edizione estiva del Carnevale Irsinese, che curva epidemiologica permettendo, sarà organizzata per il sesto anno consecutivo e per la prima volta è prevista nella prossima estate. Di seguito la nota inviata dall’Amministrazione Comunale di Irsina.
Il carnevale è nei secoli un atto liberatorio delle popolazioni per illuminare il buio dell’inverno e allontanare per un breve periodo i problemi che le assillano.
Ma la dura guerra contro il covid-19 ci impedisce di celebrare le nostre tradizioni, tanto attese dai bimbi e dalle famiglie.
L’associazione culturale Totem insieme al Comune di Irsina, ha deciso di rinviare l’evento ad agosto, pensando di organizzare per la prima volta il Carnevale Irsinese Estivo.
Il sindaco Morea e il Vice Sindaco Garzone con delega allo spettacolo hanno apprezzato l’iniziativa dei giovani irsinesi dell’associazione Totem. Il Carnevale irsinese ha luogo lungo il corso principale della città e prevede una sfilata di carri e gruppi mascherati, con maschere della tradizione carnevalesca irsinese.
Sono coinvolti nell’attuazione del progetto soprattutto le Associazioni culturali, giovani e scolaresche irsinesi che hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo.
L’evento vedrà la presenza di gruppi mascherati di ogni età dai giovanissimi, i bambini delle scuole dell’infanzia, ai più grandi, gli adulti del Centro Sociale Anziani, che indossano gli abiti dell’antica tradizione carnevalesca.
Il Carnevale ha sempre avuto un ruolo importante per la popolazione irsinese, anche se per anni non vi sono state iniziative rilevanti per ricordare questa importante tradizione, giunta alla sesta edizione.
L’obiettivo dell’evento è quello di far conoscere alle giovani generazioni gli aspetti della tradizione carnevalesca per riappropriarsi dello spirito ludico del travestimento.
La passione con cui i ragazzi si adoperano per la realizzazione dei carri e per la preparazione dei travestimenti per i gruppi mascherati fa sì che questo costituisca un bene con una valenza culturale e sociale di elevato valore, perché ripropone usi e costumi che ormai erano nel dimenticatoio, permettendo ai cittadini di recuperarle e soprattutto di imparare tramite questo bene intangibile a stare insieme, ad ascoltare gli anziani, a socializzare e a tramandare alle future generazioni quest’antica tradizione.”
Irsina ha il coraggio di guardare lontano e di superare questa brutta pagina e guardare con ottimismo al futuro.