“Il Green Deal europeo sta imprimendo una forte accelerazione con l’obiettivo di azzerare le emissioni entro il 2050 e rendere la transizione energetica socialmente inclusiva. La transizione verso una società a impatto climatico zero inciderà su ciascuno di noi e sulle nostre vite: su come produciamo, consumiamo, ci spostiamo, riscaldiamo o raffreddiamo le nostre case, lavoriamo e viviamo insieme. È per questo che, accanto alle politiche e alle normative definite dai governi, è importante che tutti noi, le nostre comunità, le organizzazioni in tutti i settori della società e dell’economia, svolgiamo la nostra parte e raccogliamo la sfida e l’opportunità di definire una società a impatto zero”.
È quanto afferma Rosanna Salvia, ricercatrice e referente del gruppo di lavoro Transizioni per il progetto Cgil Basilicata e Ires Cgil “Basilicata Polis”. L’obiettivo è realizzare un gruppo di lavoro multidisciplinare che redigerà un documento condiviso e partecipato di proposta di un nuovo modello di sviluppo per la Basilicata, che verrà presentato durante la prossima edizione delle Giornate del Lavoro della Cgil. Una “chiamata alle arti” rivolta a quanti vorranno partecipare alla elaborazione di un modello di sviluppo in grado di rispondere alle specifiche esigenze del territorio lucano. Sono tre i “sistemi valoriali” e gruppi di lavoro individuati: “transizioni”, “cittadinanze” e “connessioni”. A ciascuno possono iscriversi attori economici, studiosi e cittadini che hanno voglia di essere parte di un percorso di pensiero collettivo. Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfy6sz6vJPpils_1cvqBSK97_2u0urB2QyQaQo_RsuduY80Dg/viewform pubblicato anche sulla home page del sito web della Cgil Basilicata (www.cgilbasilicata.it).
Il gruppo di lavoro Transizioni, nello specifico, cercherà di “socializzare le esperienze già fatte e in corso, in regione o anche in altri contesti, provando a capire se ci sono delle difficoltà e, in tal caso, riflettere sulla loro natura e su quali strategie occorre mettere in campo per superarle – spiega Salvia – Accanto a questo, vorremmo raccogliere idee e suggestioni su possibili azioni trasformative per verificarne le potenzialità di tramutarsi in innovazioni effettivamente implementabili all’interno del nostro contesto regionale. Un ultimo contributo riguarda l’insieme degli strumenti che potrebbero essere utili alla transizione: quali modelli di business? Quali modelli organizzativi? Quali meccanismi di finanziamento? Questa è dunque la sfida che lanciamo – conclude Salvia – attraverso la quale attivare uno sforzo di elaborazione collettiva che incrocia anche un’altra indicazione europea. Nell’ambito del Green Deal, infatti, l’UE implementerà il Patto Europeo per il clima, basato sull’impegno e sulla partecipazione di tutti i portatori di interesse e finalizzato alla condivisione di informazioni e allo scambio di buone pratiche”.