Domenica 25 marzo 2012 i si è svolta la finalissima del concorso di design NicolettiHome Award 2 presso la Sala Levi del Palazzo Lanfranchi di Matera. I gruppi semifinalisti delle tre università coinvolte, rispettivamente Il Poliarte di Ancona, l’Università di Basilicata e l’Università Europea dell’Immagine di Bari hanno gareggiato per contendersi il primo premio: la possibilità di esporre il progetto vincitore al Salone del Mobile 2012, massima espressione del design internazionale. Ha vinto il divano letto Gelsomino di Riccardo Mei del Poliarte di Ancona, per la tecnica del progetto, la funzionalità del prodotto, e la professionalità dell’esposizione. Al secondo posto il divano da contract Nicoletta del gruppo Madam dell’Univesità Europea dell’Immagine. Al terzo posto il gruppo Gram dell’Università di Basilicata con la poltrona trasformabile Blooming. Tutti i lavori si sono contraddistinti per la qualità progettuale, la puntuale ricerca di mercato e soprattutto la passione e la tenacia con cui tutti i partecipanti hanno elaborato i loro prodotti.
La fotogallery di Nicoletti Home Award 2012
e bravo…come sei bello in queste foto…ridi ridi…ridi in faccia alle famiglie che hai buttato sul lastrico…e per te ostriche e caviale…che paese di m….
Dopo l’ennesimo fallimento (con la bellezza di 80 milioni di debiti) è tutto come se nulla fosse accaduto. Nel frattempo tanti piccoli imprenditori che avevano acquistato attrezzature per lavorare in esclusiva con il n.1 dei salotti sono ormai sul lastrico.
risorto come la fenice dalle ceneri…ora sorride davanti ai fotografi…nel frattempo la cassa integrazione ai suoi ex 400 dipendenti la paghiamo noi contribuenti…perchè se fosse per lui morirebbero di fame…i debiti? ma quali debiti…che paese di m….
Lui in crisi non c’è mai stato……si è fatto i suoi conti….quasi un fallimento volontario……non ha tutelato per nulla i suoi dipendenti…e ora sorride come se nulla fosse….uno spaccato di questo paese oramai……ma non facesse tanto lo spaccone……che ormai la gente è stanca e arrabbiata….ricordiamoci che il nostro sangue è brigante…..anche se ormai siamo solo controfigure…
All’epoca del boom del mobile imbottito, tutti a scapicollarsi per essere assunti in qualche salottificio,
era come avere un posto fisso e stabile e si sentiva arrivati e con il deretano coperto. Aprire una propria attività non conveniva, troppi rischi e sacrificio, meglio il salotto. Ora chi ha rischiato continua a sopravvivere e intanto il salottino è saltato e nei garage si fabbricano poltrone e poltroncine di nascosto fatte da persone che prima non hanno voluto fare sacrifici in proprio e si sentiva più furba degli altri…