Confapi Matera ha avviato nel pomeriggio nella sede di Openet Technologies il primo di una serie di incontri con i consiglieri regionali eletti in provincia di Matera per affrontare le questioni che riguardano lo sviluppo economico del nostro territorio.
I Consiglieri regionali sono stati accolti dal presidente Massimo De Salvo e dal direttore Vito Gaudiano. Hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti del Direttivo di Confapi Matera, il presidente di Cna, Leo Montemurro e il presidente di Confesercenti, Angela Martino.
Il dibattito è partito dalla riforma dei Consorzi industriali di Matera e Potenza con la discussione del contestato disegno di legge regionale che prevede lo scioglimento del Consorzio Industriale di Potenza e la costituzione di una Società per Azioni che dovrà gestire tutte le aree industriali della Basilicata.
I Consiglieri di maggioranza Enzo Acito, Piergiorgio Quarto e Giovanni Vizziello e quelli di minoranza Luca Braia, Roberto Cifarelli e Gianni Perrino si sono confrontati con gli imprenditori su un disegno di legge che viene contestato dalle principali forze produttive e sindacali lucane, e che ha ricevuto una sonora bocciatura anche dall’Ufficio Legislativo del Consiglio Regionale.
Massimo De Salvo: “Siamo per l’unità della regione Basilicata ma i chilometri che ci separano da Potenza sembrano molto di più di quelli reali. La Regione Basilicata è distante dai problemi del nostro territorio. Non è una questione di campanile, sia chiaro. Ma vogliamo difendere le prerogative del nostro territorio, che a nostro avviso non riceve la giusta considerazione da parte della politica regionale. Abbiamo organizzato questo incontro per porre la classe politica regionale che rappresenta il Materano a confronto con gli imprenditori che sono protagonisti della crescita economica e occupazionale. Con i Consiglieri di maggioranza e di opposizione abbiamo provato a valutare l’impatto che questo provvedimento avrà sulle imprese del Materano, formulare le nostre proposte per emendare il testo normativo e possibilmente definire azioni condivise. A nostro parere i Consorzi ASI devono essere costituiti sotto forma giuridica di enti pubblici economici e non di società per azioni. L’Ufficio Legislativo del Consiglio Regionale ha chiarito che essi devono avere struttura associativa pubblico-privata e devono essere rappresentativi della realtà istituzionale ed economica del territorio. Alle Regioni spetta solo il controllo sui piani economici e finanziari dei Consorzi. Noi proponiamo il ritorno al coinvolgimento delle Associazioni imprenditoriali nella governance degli enti consortili. Resta l’incompatibilità costituzionale di una legge che è anche difforme dai principi della legislazione vigente e dello stesso Statuto regionale. Quello di oggi è il primo di una serie di appuntamenti volti a mantenere il contatto con l’istituzione Regione attraverso i nostri rappresentanti politici, a prescindere dagli schieramenti. Secondo noi infatti, una volta eletti, siano in maggioranza o all’opposizione, essi devono impegnarsi per lo sviluppo e il miglioramento della qualità della vita di tutto il territorio, anche difendendone ogni presidio all’interno dei vari organismi amministrativi e decisionali. Nessuno deve permettere di declassare il nostro territorio”.
Si è tenuto il primo confronto tra Confapi e i Consiglieri regionali di Matera In un clima cordiale e costruttivo restano distanti le posizioni sul ddl API-BAS SpA
Si è tenuto venerdì sera il primo confronto tra Confapi e i Consiglieri regionali di Matera, per un dibattito sul disegno di legge regionale “Scioglimento del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza e costituzione della Società Aree Produttive Industriali Basilicata Spa”.
In un clima cordiale e costruttivo, i Consiglieri di maggioranza Enzo Acito, Piergiorgio Quarto e Gianmichele Vizziello e quelli di minoranza Luca Braia, Roberto Cifarelli e Gianni Perrino hanno espresso le proprie posizioni sulla riforma dei consorzi industriali, confrontandosi con gli imprenditori che sono fermamente contrari al testo normativo, sul quale sono stati chiamati alla concertazione solo dopo l’approvazione del disegno di legge da parte della giunta.
Fra tutti è spiccata la posizione di Gianmichele Vizziello che, sebbene appartenente alla maggioranza, ha assunto la determinazione, sofferta ma condivisa da Confapi, di opporsi alla nuova legge, così come è stata concepita.
“Sono soddisfatto del clima di estrema cordialità e correttezza politica in cui si è svolto l’incontro” – ha dichiarato il presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo. “Tutti i Consiglieri hanno condiviso la necessità di tutelare maggiormente il territorio della provincia di Matera, che noi riteniamo non sufficientemente salvaguardato. Questo è il primo di una serie di appuntamenti monotematici che riguardano lo sviluppo dell’intera provincia. La prossima volta parleremo del Recovery Fund e delle sue ricadute sulla Basilicata”.
“Dal dibattito sulla riforma dei Consorzi Industriali – ha aggiunto il presidente De Salvo – è emersa la necessità di capire com’è stato possibile arrivare a un debito monstre dell’ente della provincia di Potenza senza che nessuno sollevasse il problema. Chi avrebbe dovuto controllare? Perché deve pagare il cittadino lucano questa mala gestio?”
“Vorremmo capire poi perché nelle aree industriali della provincia di Potenza si è permesso alle imprese di pagare i servizi a costi di gran lunga inferiori a quelli di Matera, se non addirittura di non pagare affatto, creando una disparità di fatto nell’attrattività di queste aree”.
Nella riforma – hanno evidenziato gli imprenditori di Confapi Matera – è completamente assente il piano industriale della nuova società per azioni che, in dispregio della legge nazionale n. 317/1991, dovrà gestire le aree industriali, né si fa cenno al piano di liquidazione del Consorzio di Potenza.
Il presidente di Confapi Matera ha suggerito anche la strada per evitare situazioni come quella che ha portato all’accumulo del debito del Consorzio di Potenza e al rischio tangibile del blocco dei servizi alle imprese. Occorre infatti – ha specificato Massimo De Salvo – dare immediatamente seguito alle prescrizioni della legislazione regionale che prevedono il trasferimento della gestione delle acque alla competenza di Acquedotto Lucano, così come è già avvenuto per l’area industriale de La Martella.
Un ulteriore snellimento di competenze, infine, avverrebbe con il trasferimento ai Comuni dei cosiddetti servizi indivisibili, quali la manutenzione delle strade, il taglio dell’erba e la pubblica illuminazione. Solo così si risolverà l’annosa questione della doppia imposizione a carico delle imprese insediate nelle aree industriali. Infatti, trasferendo ai Comuni interessati la titolarità delle infrastrutture gestite dai Consorzi, si porrà fine alla palese ingiustizia che vede le imprese pagare le spese di gestione ai Consorzi e la Tasi (oggi inclusa nell’Imu) ai Comuni.
La fotogallery dell’incontro promosso da Confapi Matera con i Consiglieri regionali di Matera e provincia (foto www.SassiLive.it)