Il 30 gennaio di 45 anni fa, con l’approvazione della prima delibera di Consiglio Comunale partiva un iter lungo e complesso che ha poi portato alla nascita del primo Paip, acronimo scelto per la prima zona artigianale nella città di Matera annessa al centro urbano. Una ricorrenza celebrata questa mattina nel modo migliore, con la presentazione nella sala Mandela del Palazzo Comunale del libro “Matera e il Paip: uno sviluppo ancora possibile?”, a cura di Leo Montemuro, presidente di Cna Basilicata e del professionista Giovanni Volpe. Il libro, promosso da Cna Basilicata, è stato pubblicato da Edizioni Giannatelli.
Partendo dalla narrazione delle fasi storiche, inserite in un ampio dibattito che nei decenni ha avuto come oggetto Matera ed il suo sviluppo, il volume raccoglie le proposte degli imprenditori e di quanti sono coinvolti nella vita del Paip orientate al rilancio di queste aree dal punto di vista produttivo ma anche urbanistico (sono due quartieri della Città), per guardare al loro futuro e a quello di Matera, della Basilicata e del Sud Europa.
Il professionista Giovanni Volpe ha sottolineato l’ambizione della città di Matera per i prossimi anni: “Matera deve essere riconosciuta come città della sapienza e abbiamo tutte le caratteristiche per raggiungere questo traguardo”.
Leo Montemuro, presidente di Cna Basilicata: “Per raccontare una situazione come quella del Paip servivano dati, li abbiamo acquisiti anche se non erano facilmente reperibili, penso al numero delle imprese, agli occupati, i settori di attività. Abbiamo coinvolto gli imprenditori che si sono insediati ricostruendo tutta la storia che ha portato all’insediamento in questa zona industriale prossima alla città di Matera, le varie delibere, il discorso normativo, il contributo dei progettisti e i cosiddetti “Case history” con le interviste ad alcuni degli imprenditori che hanno creduto nelle potenzialità del Paip, Cataldo detto Taluccio Di Simine, presente in sala per la presentazione del volume, Agostino Caldarola, Stefania Chiarito, i fratelli Franco e Raffaele De Salvo, la famiglia Liantonio, Mariella Di Simine, Giovanni Battista Damasco, Vito Gaudiano, Michele Ramundo e Franceschino Santantonio.
All’incontro, coordinato dalla giornalista Antonella Ciervo, hanno partecipato gli autori Leonardo Montemurro e Giovanni Volpe, il pro-photographer Antonello Di Gennaro, Marilina Giannatelli per la casa editrice, il Sindaco Domenico Bennardi e l’assessore comunale Giuseppe Digilio mentre si è collegato in video-conferenza Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo mentre è stato letto un messaggio di Daniele Vaccarino, Presidente Nazionale della CNA.
L’editrice Marilina Giannatelli ha presentato in questa occasione anche un originale gadget: il reggi libro da dito, che consente di leggere un libro con una sola mano. Basta indossarlo come un anello sul pollice e la lettura sarà molto più facile.
Michele Capolupo
Cna: “Valorizzare il patrimonio storico artigianale e piccolo imprenditoriale e trasformarlo in nuova partenza”.
E’ lo spirito del libro “Matera e il Paip: un futuro ancora possibile?” scritto da Leonardo Montemurro e Giovanni Volpe, presentato oggi nella sala Mandela del Comune di Matera.
Al centro della vicenda descritta nel volume delle Edizioni Giannatelli con fotografie di Antonello Di Gennaro, c’è la storia di quello che molto più di un rione e che proprio oggi celebra i 45 anni dalla sua istituzione. La pubblicazione indaga nelle origini dell’impresa artigiana che fece di Matera un modello per l’Italia e ne ripercorre i momenti più importanti a quattro decenni di distanza.
Tre le parole chiave scelte dal Sindaco di Matera Domenico Bennardi che oggi devono contrassegnare il futuro di quel percorso ormai quasi cinquantennale : servizi, innovazione e connettività. Pur rispettando la storia della città, che vede le sue radici nella civiltà contadina è necessario guardare a una laboriosità che va valorizzata, ha proseguito nel suo saluto.
Inviando un messaggio, il presidente del consiglio regionale Carmine Cicala ha sottolineato l’importanza della visione adatta a rileggere quella storia anche in considerazione dei profondi cambiamenti che stiamo vivendo e che non possono non tenere conto di un sistema economico che dopo la pandemia non sarà più lo stesso. Necessario – ha aggiunto – è partire da sistemi di rete che operino sull’intero territorio.
L’analisi delle filiere produttive ma anche il ruolo di istituzioni e i cambiamenti necessari nel mondo della scuola sono state al centro dell’intervento dello chief econonomist di Intesa Sanpaolo Paolo, Gregorio De Felice che partendo dalla storia di riscatto che contraddistingue Matera nell’universo delle città italiane del Mezzogiorno d’Italia ha affrontato il nuovo concetto di area produttiva parlando di “Zona Paip 4.0” . Ha soffermato anche la sua attenzione su alcune criticità come la fuga dei giovani contro la quale è necessario puntare sulla formazione e sull’arricchimento del capitale umano in un itinerario che coinvolga diversi settori e sulla scorta delle indicazioni dell’Unione europea con particolare riferimento alla società green.
Il percorso storico che è stato sviluppato nel libro e i concetti-base del lavoro svolto sono stati al centro dell’intervento del presidente di Cna Basilicata, Leonardo Montemurro, uno dei due autori che ha contestualizzato il periodo descritto nel testo che coincideva in particolare con il tramonto dell’area industriale della Valbasento e che ha unito piccoli imprenditori in quella che fu una sfida storica. Turismo, manifattura, conoscenza e terziario devono essere oggi i pilastri sui quali costruire il futuro della Città ed il Paip con le sue circa 300 aziende ( 164 nel Paip 1 e la restante parte nel Paip 2) insediate è parte integrante ed attiva dei pilastri produttivi descritti.
Su “Matera città della sapienza” ha puntato Giovanni Volpe autore del libro insieme a Montemurro che ha approfondito gli aspetti del testo legati alle trasformazioni industriali e allo sviluppo economico della Città di Matera descritto anche nelle oltre 130 interviste realizzate fra imprenditori e rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di categoria . La città – ha sottolineato ancora Volpe – è stata modello per l’industria italiana e motore dello sviluppo economico in particolare dopo la crisi del salotto. Oggi – ha proseguito – la zona Paip è ancora viva con 191 lotti di cui solo 20 ancora non utilizzati. Fondamentale resta il rilancio e l’importanza di fare rete.
Di sociologia visuale ha parlato il fotografo Antonello De Gennaro autore del materiale fotografico del volume sul quale verrà presto realizzata una mostra antologica. La città – ha proseguito – è già stata al centro delle ricerche effettuate da Ernesto De Martino che condusse a Matera esponenti del calibro di Zavattini e Cartier Bresson richiamati da un’esperienza sociologica e antropologica attuale ancora oggi. Nel suo lavoro – ha concluso Di Gennaro – è stata fondamentale la trascrizione del territorio, ancora più profonda del racconto per immagini.
La conclusione della presentazione è stata affidata a Marilina Giannatelli, delle omonime Edizioni, che ha pubblicato il libro e che proprio nel 2021 celebra i 30 anni dell’attività di famiglia che fu tra le prime a insediarsi nella zona Paip. E’ stato un anno difficile – ha detto – ma la nostra forza sta in un lavoro che appartiene alla storia personale di noi due sorelle e di nostro padre che era un tipografo. Proprio lui fu tra i primi a credere nella sfida della zona Paip e anche per questo la nostra attenzione verso questa pubblicazione è stata molto accurata e appassionata”.
Matera, 31.01.2021
La fotogallery della presentazione del volume (foto www.SassiLive.it)