Paolo Riccardi, uno dei giovani componenti della redazione di Torraca news live, ha intervistato Valentina Gaudio, giovanissima atleta materana di hockey su pista che da alcuni mesi ricopre il ruolo di primo portiere della nazionale femminile di hockey della categoria under 17.
Siamo in compagnia del primo portiere della nazionale femminile di hockey su pista under 17, la materana Valentina Gaudio, classe 1998. Valentina frequenta la III C della scuola media Torraca di Matera e la passione dell’hockey la accompagna da quando era piccolissima, sino a farle raggiungere il traguardo della nazionale. Ascoltiamola mentre ci racconta la sua avventura sportiva:
Valentina, com’è nata la tua passione per l’hockey?
Ricordo che da piccola, guardando un cartone animato nel quale dei ragazzini rincorrevano delle macchinine con i pattini, ho deciso che volevo imparare a pattinare per diventare come loro. Perciò mi sono iscritta alla scuola di pattinaggio di Matera. Avevo appena sei anni, quando il mio primo allenatore, Enzo Viti, mia ha dato una stecca in mano e così è nata la mia passione per l’hockey.
Ricordi la tua prima partita di Hockey e le emozioni che hai provato?
Certo, avevo sette anni ed eravamo in trasferta ad Eboli. I miei compagni avevano già fatto esperienza, per me, invece, era la prima volta. Ero davvero molto emozionata ed agitata. Ricordo che mi ero allenata duramente per l’intera settimana precedente e nonostante ciò avevo paura di non essere all’altezza e di deludere il mister. Entrata in pista però il timore scomparve, ero concentratissima. Vincemmo e mi sentivo davvero felice. Da allora sono tranquilla in ogni partita perché ho capito che in questo sport la calma è uno dei segreti per giocare al meglio.
Perché hai scelto il ruolo di portiere?
Ho giocato inizialmente come difensore ma dopo un po’ ho deciso di cambiare perché rimasi affascinata dal portiere del Sarzana, una squadra del nord. Ero andata a Sarzana per seguire il Matera in trasferta e vedendo quella partita ed il mirabile gioco di quel portiere, decisi di provare ad essere come lui. Non so perché, ma mi sentivo portata per quel ruolo e da allora scelsi di fare il portiere.
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Nella tua carriera hai trovato ostacoli? Ti sei sempre trovata bene con i tuoi allenatori ed i compagni?
Il cammino è stato duro ed ho dovuto affrontare molti sacrifici. Per fortuna ho avuto sempre grande sostegno ed incoraggiamento dal mio grandissimo mister Michele Barbano. Un allenatore che mi ha fatto crescere non solo come portiere, rafforzando il mio carattere e la mia determinazione. Anche con i miei compagni di squadra mi sono sempre trovata bene, li considero la mia seconda famiglia. Ora ho un nuovo allenatore Davide Santeramo. Spero che anche con lui si crei un buon feeling e che sappia incoraggiarmi ad ogni partita.
Qual è il tuo idolo?
Come tutti i giocatori anche io ho dei campioni di riferimento a cui mi ispiro e che cerco di imitare. In realtà i miei idoli sono due grandi portieri. Il primo è Juan Oviedo, il portiere del Valdagno, campione d’Italia nel 2011. Lui è argentino ed il suo modo di giocare mi affascina molto. Mi piace perché sa farsi rispettare in porta. Il mio secondo idolo è Louis Maldonado, l’attuale portiere dell’Eosolare Matera. Anche lui è argentino ed io lo considero un vero dono di Dio, perché fa tantissime parate. E’ un portiere davvero favoloso ed io spero di diventare come lui. Per ora mi limito a guardarlo e a “studiare” le sue posizioni.
Qual è la ricetta per arrivare a giocare in nazionale?
Non è una ricetta facile. L’hockey, come qualsiasi sport professionistico, richiede tanto impegno e moltissimo tempo per allenarsi duramente e con serietà. E’ importante seguire ogni minimo consiglio che ti da il mister, anche quando non ne comprendi l’importanza o ti sembra di non farcela. Col tempo ho capito che anche i duri rimproveri del mister sono per il tuo bene e ti fanno crescere. Un vero atleta poi deve fare una vita sana e saper rinunciare al fumo e all’alcol. In fondo per lo sport si fanno grandi sacrifici.
Hai già iniziato la preparazione atletica per la nazionale?
Per ora sto lavorando, con il mio preparatore, sul rafforzamento muscolare. Più in là sarò convocata per i raduni della Nazionale ed il Mister mi darà un programma da seguire sino a luglio, quando andremo ad Ignalada, in Spagna, per il campionato Europeo.
Sei preoccupata di stare lontana da casa e di giocare all’estero?
No, di viaggi e trasferte ne ho fatti tanti e non abituata a stare fuori casa. Certo è la prima volta che mi capita di dover fare una trasferta fuori dall’Italia, ma non sono affatto preoccupata, andare a giocare in Spagna sarà senz’altro bello.
Qual è il tuo obiettivo per l’Europeo?
Naturalmente speriamo di vincere tutte le partite, ma siamo consapevoli di competere con avversarie di grande livello per cui sarà difficile. La Spagna ed il Portogallo hanno davvero delle grandi giocatrici, ma penso che noi non saremo da meno. Io di sicuro darò il massimo, anche perché è un’occasione importante per farmi conoscere nel mondo dell’hockey e per dimostrare tutto il mio orgoglio di rappresentare l’Italia in un contesto internazionale.
Valentina ci saluta con il sorriso sulle labbra e noi le facciamo i complimenti ed un grandissimo in bocca al lupo per l’avventura europea e per la sua carriera.
Paolo Riccardi per Torraca news live
La fotogallery dedicata a Valentina Gaudio