La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 18 anni di reclusione per Dorino Stefanutti, di 62, giudicato colpevole per l’omicidio di Donato Abruzzese, ucciso a Potenza nella notte tra il 28 e il 29 aprile 2013.
Abruzzese, che aveva 45 anni, fu ucciso con undici colpi di pistola calibro nove, in via Parigi, dove abitava.
Di seguito la nota inviata dalla Polizia di Stato di Potenza
Nella giornata di martedì 2 febbraio la Polizia di Stato ha dato esecuzione alla sentenza della Suprema Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza della Corte di Assise di Appello di Salerno che ha disposto la condanna a 18 anni di reclusione nei confronti di Dorino Stefanutti, noto esponente della criminalità organizzata lucana, riconosciuto responsabile a seguito delle indagini coordinate dalla DDA della Procura di Potenza e svolte dagli investigatori della Squadra Mobile, dell’omicidio di Donato Abruzzese, avvenuto nell’aprile 2013.
Il lavoro degli inquirenti ha permesso di ricostruire le dinamiche dell’evento delittuoso maturato nell’ambito della criminalità potentina per questioni legate alla gestione del lucroso settore dei video poker.
Stefanutti, oggetto già nei giorni precedenti la sentenza di stretti controlli da parte della Polizia di Stato, si è presentato spontaneamente negli uffici della Squadra Mobile di Potenza e dopo le formalità di rito è stato condotto presso il locale carcere.