Non vede l’ora di tornare in Italia, all’Università di Bologna, il ricercatore ed attivista egiziano Patrick Zaki, ingiustamente detenuto dal regime egiziano dal 7 febbraio 2020.
Zaki era stato arrestato al momento del suo arrivo al Cairo, accusato di essere l’autore di alcuni post avversi al regime del generale Al-Sisi, e da all0ra è rimasto nel duro carcere di Tora in attesa di un processo. È notizia di pochi giorni fa che, dopo quasi un anno in carcere, la detenzione preventiva di Patrick è stata rinnovata per altri 45 giorni. La legge egiziana, infatti, prevede la possibilità di prolungare la custodia preventiva fino a 2 anni.
Il Caso Zaki ha da subito ricordato il Caso di Giulio Regeni, ricercatore italiano torturato ed ucciso dai servizi di sicurezza egiziani 5 anni fa. Temendo un triste epilogo come per la vicenda di Giulio Regeni,decine di associazioni, di partiti politici e di personaggi pubblici, nel nostro Paese e nel mondo, hanno da subito richiesto la scarcerazione di Patrick.
L’Università di Bologna si è schierata in prima linea a favore del ricercatore ed ha da subito avviato un confronto istituzionale con il Governo ed il Ministero degli Esteri, richiedendo un impegno concreto nel condannare le violazioni dei diritti umani in Egitto ed auspicando l’immediata scarcerazione di Zaki.
Ad oggi, nonostante siano ormai migliaia le voci di un coro che, a gran voce, richiede la liberazione di Patrick, le autorità egiziane non cedono e, facendo leva sulla minore pressione internazionale dovuta agli scambi commerciali ed agli accordi economici intrapresi dal governo di Al-Sisi con diversi Paesi dell’UE, continuano a perpetrare diverse violazioni dei diritti umani.
Anche i Giovani Democratici di Melfi si sono uniti, assieme ad Amnesty International Potenza, alla Camera del Lavoro di Melfi, all’UDS Basilicata, all’ANPI di Melfi ed al Presidio di Libera del Vulture-Alto Bradano, allo sforzo collettivo per richiedere la liberazione di Patrick, presentando una mozione al Consiglio Comunale di Melfi.
Il Consiglio Comunale e l’Amministrazione Comunale, da sempre sensibili alle tematiche relative alla tutela dei diritti umani, hanno approvato all’unanimità una delibera per richiedere formalmente al Governo Italiano di impegnarsi, tramite azioni concrete, per ottenere la liberazione del ricercatore egiziano dell’Università di Bologna. Una presa di posizione concreta e significativa, quella del Comune di Melfi.
I Giovani Democratici di Melfi, assieme alle altre associazioni ed organizzazioni firmatarie della proposta presentata al Consiglio Comunale, ha organizzato, per domenica 7 febbraio 2021, alle ore 17.30, un incontro online per discutere della tematica dei diritti umani e per condividere con la cittadinanza la storia di Patrick Zaki, un ragazzo profondamente innamorato del nostro Paese, tanto da sceglierlo come meta dei suoi studi universitari.
L’evento sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook dei Giovani Democratici di Melfi, dell’ANPI sezione di Melfi e di UDS Basilicata.