Maratea rappresenta la storia del Turismo della Basilicata e forse anche del Sud Italia ed anche in questa circostanza traccia la rotta. In questo grave momento di difficoltà le aziende operanti nel confronto turistico già rappresentate dalle singole associazioni di categoria della Confesercenti hanno deciso di confederarsi sotto l’insegna unitaria dell’Assoturismo per avere una maggior forza, un maggior peso e per dare maggior vigore alle proprie azioni . Le 14 associazioni di categoria Confesercenti che si stanno confederando a Maratea ed a breve in tutta la regione in Assoturismo Confesercenti sono:
Assohotel: Strutture ricettive alberghiere
Assocamping: Campeggi, VillaggiTuristici, Glamping
Aigo: Ospitalità diffusa, B&B, Agriturismo
FIBA: Lidi e Stabilimenti balneari
Fiepet: Esercizi commerciali e ristoranti
Assoviaggi: Agenzie Viaggi e Tour operator tradizionali e On LINE
Aiceb: Spa, Centri Benessere, centri estetici,
Sided: Dancing e Discoteche, locali notturno, ritrovi serali
Federagit: Guide, accompagnatori, interpreti
Fiocs: Esercizi all’interno di stazioni ferroviarie, portuali, aeroportuali
Aieb: gestori di buoni pasto
Fiast: Animazione, intrattenimenti, e servizi turistici di vario genere
Assonavigazione: Navigatori turistici, nautica, noleggi
Federnoleggio: Noleggio auto e bus
Prima assemblea on line della Federazione Assoturismo Confesercenti Maratea in programma sabato 13 febbraio alle ore 11
per accrediti assoturismo.maratea@gmail.com.
I leader storici dei sindacati marateoti
sono Roberto Schettino della FIBA di Maratea, della provincia di Potenza e che spesso ha rappresentato l’intera regione ai tavoli nazionali, Carlo Vetromile Assocamping Maratea e provincia di Potenza nonché membro della Presidenza Nazionale e Fabio Gentile Assohotel Maratea e Responsabile Confesercenti dell’area tirrenica lucana, supportati da Antonio Adalberto Munafò della Federazione Assoturismo Potenza e dalla Confesercenti provinciale e regionale tutta.
Aggiunge Munafò: “Maratea è la storia del turismo ma vuole essere anche il presente ed il futuro e quindi da un lato si tratta di superare questo momento e dall’altro di progettare anche il futuro imminente e quello prossimo. Non dimentichiamoci che, probabilmente il Revovery Plan e le risorse economiche destinate al turismo in esso contenute, possono davvero rappresentare un’ultima vera sostanziale opportunità per fare quel salto di qualità necessario a colmare quei gap che si sono venuti a creare con il tempo con le grandi destinazioni turistiche concorrenti”
Continua Munafò: “Tutti i titolari di imprese di Maratea, dal ristoratore all’albergatore, dal negoziante alla guida turistica, tutti coloro che in proprio contribuiscono a creare l’intera filiera del turismo e magari lo fanno già da più di una generazione e che lo fanno da sempre con il proprio portafoglio a loro rischio e pericolo non hanno bisogno di riunioni e convegni dove qualcuno, che magari il turismo vero non lo ha mai fatto, spieghi loro come lo si deve fare. Le aziende del turismo di Maratea chiedono che i turisti non siano tassati, chiedono che sia dato un pò di respiro alle proprie aziende, chiedono che la città sia mantenuta con maggiore cura ed attenzione e che i servizi siano più efficienti e così i trasporti. Le imprese chiedono di sapere dove finiscono i soldi della tassa di soggiorno. L’imposta di soggiorno è una tassa di scopo. Il gettito è destinato a finanziare solo interventi in materia di turismo. Gli interventi finanziati attraverso il gettito dell’imposta di soggiorno devono essere resi noti ai cittadini con adeguate forme di pubblicità per regolamento comunale. Le imprese del turismo di Maratea vogliono e devono sapere.
Anche a livello regionale vi è un grosso fermento nella Confesercenti e nelle varie sigle sindacali appartenenti al comparto turistico.
I Presidenti provinciali di Potenza e Matera Giorgio Lamorgese e Angela Martino hanno dato vita ad un’iniziativa finalizzata alla creazione dell’Assoturismo Regionale alla quale le Federazioni di Potenza, Maratea e Matera stanno dando un contributo determinante
Concludere Munafò: “insomma, questa volta è innegabile che il grande fermento parta dal Sud e più specificatamente da Maratea e arrivi dritto a Roma passando dalla Basilicata.