Lockdown: i settori penalizzati e quelli che ci hanno guadagnato.
L’Italia spaccata in due sul fronte dell’economia.
Il 2020 porta con sé una scia di difficoltà destinate a perdurare anche quest’anno, soprattutto sul fronte dell’economia. Eppure, anche in una situazione così precaria che sembra aver danneggiato tutti, non mancano le disuguaglianze cresciute in parte proprio a causa del lockdown. Se da un lato, infatti, le piccole e medie imprese hanno dovuto fare i conti con la sospensione dell’attività anche per lunghi periodi; dall’altra parte questo ha portato molte persone a convogliare le proprie attività online.
L’assenza di fatturato ha messo in ginocchio le aziende che non hanno potuto portare avanti l’attività in smart working, mentre quelle che ci sono riuscite hanno portato anche web agency ed agenzie di comunicazione ad aumentare il loro fatturato.
Se per un verso il settore ristorativo e alberghiero è stato notevolmente penalizzato; per l’altro sono aumentati gli e-commerce, le attività online e anche l’attenzione alla propria fama sui social. Tutte queste condizioni hanno permesso ad una grande categoria di lavoratori per il web di poter crescere. L’esigenza di un Paese più digitalizzato ha convinto inoltre molti a dotarsi di dispositivi tecnologici.
Di fatto quello che è diventato un problema per un settore si è trasformato in opportunità per un altro. A tal proposito consideriamo anche tutto il comparto dei generi alimentari, che ha giovato della chiusura delle attività ristorative.
Ha preso piede anche la tendenza a riprodurre in casa pietanze che prima si gustavano solo al di fuori. Aperitivi, pizze e pane realizzati autonomamente hanno incrementano la vendita di alcuni prodotti.Ad avere la meglio, in questo scenario, anche i venditori di prodotti antibatterici e igienizzanti così come quelli di servizi legati alla disinfestazione e sanificazione.
A trarre giovamento da questa situazione è stato poi il settore dell’healthcare, così come tutte le industrie orientate al packaging e le grandi distribuzioni organizzate. Non si può dire la stessa cosa delle attività legate al turismo, che hanno subìto un danno notevole, allo stesso modo di tutti gli operatori che lavorano nel cinema e nel teatro.
Del resto è vero pure che l’intrattenimento limitato nei luoghi fisici ha portato le persone a cercare il divertimento nella dimensione virtuale. Parliamo, dunque, di una crescita di abbonati alle piattaforme di streaming, ma non solo.
Il mondo dei giochi da casinó ha registrato un incremento importante con alcune aziende leader nel settore, come Playtech, che ha raggiunto nel 2020 un ebit da di oltre 300 milioni di euro. Questo è stato possibile perché è cresciuto il numero dei giocatori e di conseguenza la richiesta di tali servizi.
Infine, è vero che molte aziende hanno deciso di reinventarsi, cambiando completamente l’assetto dei prodotti e dei servizi offerti, ma è vero anche che molte altre non hanno avuto la possibilità di farlo.Il risultato è quello di un’Italia divisa in due, che dovrà fare i conti con un cambiamento radicale e in altri casi una ripresa lenta, che speriamo possa se non altro allentare queste differenze.