Il successo del trading online sembra un fenomeno inarrestabile, con una forte aumento del numero di clienti iscritti alla piattaforme dei broker online. Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza degli italiani sull’importanza dell’educazione finanziaria, con sempre più persone che vogliono gestire in modo autonomo i propri risparmi e sfruttare le opportunità presenti sui mercati finanziari.
Allo stesso tempo è fondamentale prestare attenzione alle truffe nel trading online, affidandosi ad esperti e portali specializzati in possesso delle autorizzazioni previste dalle normative di legge. Secondo i professionisti di TradingOnlineGuida esistono diversi modi per difendersi dai raggiri, a cominciare alla scelta di operatori abilitati fino al riconoscimento di segnali che possono avvisare della presenza di una frode.
I controlli da fare prima di scegliere un broker online
Per fare trading online è necessario rivolgersi a un broker, un intermediario finanziario in grado di garantire l’accesso ai mercati finanziari. Si tratta di una decisione delicata, da prendere sempre con particolare attenzione, poiché dietro un operatore si potrebbe nascondere un truffatore. In questo caso, la prima operazione da compiere è il controllo delle autorizzazioni, verificando che la società sia in possesso di una regolare licenza europea.
L’abilitazione può essere rilasciata in qualsiasi Paese UE, come la CySEC (Cyprus Securities and Exchange Commission) situata presso Cipro, oppure la FCA (Financial Conduct Authority) l’istituto di vigilanza del Regno Unito. L’azienda deve anche rispettare le direttive europee MiFID 2 sui mercati e i servizi finanziari, inoltre deve essere monitorata dalla Consob in quanto operante in Italia.
Queste verifiche si possono realizzare sui siti web degli istituti di vigilanza dei singoli Paesi, altrimenti è disponibile un’apposita sezione all’interno del portale ufficiale della Consob. La Commissione italiana pubblica anche delle segnalazioni periodiche sulle azioni intraprese di contrasto alle frodi, infatti da luglio del 2019 è dotata di nuovi poteri che le consentono di richiedere l’oscuramento delle piattaforme illegali o non in regola con le normative di legge.
Ad oggi la Consob ha già bloccato 360 siti web di trading online e servizi finanziari abusivi, molti dei quali agiscono senza le dovute autorizzazioni, usando spesso nomi simili a quelli di broker legali per confondere gli utenti. L’Autorità italiana comunica anche tutte le segnalazioni effettuate dagli altri enti europei competenti, quindi anche laddove non può intervenire per comandare l’oscuramento dei portali, rimane comunque possibile scoprire quali sono i siti web di trading online non autorizzati.
Come riconoscere un portale di trading online illegale
In alcuni casi capire se la piattaforma di trading è legale o abusiva può risultare piuttosto difficile, ad ogni modo esistono alcuni segnali che possono allertare in merito all’importanza di realizzare ulteriori verifiche. Innanzitutto i siti web illegali sono spesso privi di riferimenti precisi sulla società che gestisce il portale, millantando un’esperienza di molti anni nel settore ma non fornendo informazioni precise sulla società o il business dell’azienda.
Un altro aspetto comune è la presenza di presunte licenze di dubbia provenienza, quasi sempre rilasciate da autorità di Paesi considerati paradisi fiscali, localizzati fuori dai confini del territorio europeo e dunque non valide secondo le direttive italiane. Inoltre viene spesso usato un marketing molto aggressivo, ad esempio offrendo condizioni estremamente convenienti agli utenti come nessun costo d’intermediazione, nessuna spesa per aprire il conto di trading e in alcuni casi perfino uno spread zero sugli eseguiti.
Lo stesso vale per bonus e promozioni generosi, oppure per l’offerta di una leva finanziaria elevata al di sopra degli standard previsti dai regolamenti europei. Ovviamente sono strumenti che spingono a investire rapidamente tanti soldi, a volte fornendo dei guadagni iniziali falsi per invogliare gli utenti a fidarsi e investire ancora di più, per poi scomparire dopo un po’ senza più rispondere a email e telefonate.
Per evitare di cadere in una truffa è essenziale verificare le licenze sul sito della Consob, controllare la reputazione del broker su portali specializzati, dove valutare le opinioni degli esperti e degli altri utenti, dopodiché è necessario analizzare le condizioni proposte dall’intermediario e la trasparenza delle informazioni societarie. Al giorno d’oggi l’aumento degli accertamenti ha reso il settore molto più sicuro rispetto ad alcuni anni fa, ad ogni modo rimane indispensabile essere prudenti, affidandosi solo ed esclusivamente ad operatori autorizzati e professionali.