Il Covid-19 continua a condizionare anche il mondo del calcio, caratterizzato da stadi vuoti, convocazioni influenzate dai contagi e da altre limitazioni. Proprio le restrizioni anti-Covid mettono a serio rischio il normale svolgimento delle fasi finali della Champions League, a tal punto che la UEFA è intervenuta per regolamentare una serie di passaggi in merito ai viaggi delle squadre coinvolte.
Si consiglia di approfondire la tematica leggendo i seguenti paragrafi e per conoscere anche le squadre favorite per la vittoria finale della Champions League.
Viaggiare per la Champions: limitazioni per le squadre
In Europa il numero dei contagi ancora troppo alto tiene in ansia il mondo del calcio, con il calendario delle partite di Champions League che potrebbe cambiare per le limitazioni dovute alla pandemia da Coronavirus.
Le squadre di casa e quelle ospiti – nel caso in cui vi fossero restrizioni ai viaggi capaci di condizionare il regolare esito delle gare – sono tenute a informare per tempo la UEFA. Comunicazioni da inviare alla UEFA nei tempi previsti per consentire le dovute valutazioni e le decisioni in merito.
Ecco la tempistica stabilita dalla Union of European Football Associations:
- per le gare di andata valevoli per gli ottavi di finale di Champions League e per i sedicesimi di Europa League, entro l’8 febbraio;
- per le gare di ritorno valevoli per gli ottavi di finale di Champions League e per gli ottavi di Europa League, entro il 1° marzo;
- per le gare valevoli per i quarti di Champions League e di Europa League, entro il 29 marzo;
- per le gare valevoli per le semifinali di Champions League e di Europa League, entro il 19 aprile.
La UEFA ha, inoltre, deciso dei passaggi da seguire in base al fatto che le restrizioni per il Covid-19 vengano imposte alle squadre ospiti dai Paesi ospitanti, oppure siano imposte alle squadre ospiti dai Paesi di origine. In tal senso, sono state prospettate due ipotesi:
- Nel caso in cui le restrizioni stabilite dalle autorità nazionali/locali dei Paesi dei club ospitanti vengano applicate ai club ospiti, le squadre di casa devono proporre una sede alternativa in un altro Paese, per permettere il regolare svolgimento delle gare, senza restrizione per nessun club.
In questa ipotesi, la squadra di casa resterà responsabile dell’intera organizzazione del match e dei costi relativi. Se una società di casa non è in grado di formulare alcuna proposta alternativa valida, e non riesce a riorganizzare l’evento, sarà considerata responsabile del mancato svolgimento della gara.
La partita sarà annullata e la squadra di casa responsabile della mancata riorganizzazione subirà la sconfitta a tavolino per 3-0. - Nel caso in cui le restrizioni stabilite dalle autorità nazionali/locali dei Paesi dei club ospiti vengano applicate alle trasferte delle squadre in visita per disputare le gare, oppure ai ritorni a casa dopo le partite, le squadre di casa devono proporre un’alternativa valida in un territorio neutro: il fine è quello di consentire il regolare svolgimento delle gare e non compromettere i viaggi delle squadre ospiti in entrambe le direzioni.
Se il club ospitante non propone in alternativa alcuna sede valida, spetta all’UEFA prendere una decisione definitiva sulla sede da assegnare per la disputa del match e sulla relativa data.Il club padrone di casa resterà responsabile dell’intera organizzazione della gara e le due società si divideranno le spese nella stessa misura. Con questa seconda ipotesi, inoltre, una somma pari al 10% dell’iniziale quota di partecipazione sarà detratta dai pagamenti dovuti alla squadra ospite e sarà versata alla società ospitante a titolo di compensazione.
Se uno dei due club dovesse rifiutarsi di partecipare alla partita, verrà considerato responsabile del mancato svolgimento della gara e subirà la sconfitta a tavolino per 3-0.
Viaggiare per la Champions al tempo del Covid: problemi maggiori per Germania e club inglesi
Restrizioni anti Civid-19 che, dunque, rischiano di stravolgere il palinsesto Champions, in modo particolare per le gare che interessano la Germania e i club inglesi. Il 16 febbraio è previsto l’ottavo di Champions League tra Lipsia e Liverpool, ma intanto il governo tedesco ha già posto il veto sui voli dal Regno Unito sino alla data del 17 febbraio, costringendo la UEFA a cercare in tempi rapidi una soluzione.
Tra le ipotesi, quella di invertire il campo perché la squadra tedesca potrebbe andare nel Regno Unito, in virtù del fatto che i residenti e chi è in possesso del passaporto tedesco hanno la possibilità di tornare in Germania e sottoporsi ai tamponi previsti. Un’altra soluzione al vaglio degli organi competenti è la possibilità di far disputare una partita secca in campo neutro.
Problemi in vista anche per la gara di Europa League tra Arsenal e Benfica del prossimo 18 febbraio, a causa delle restrizioni previste dal governo britannico sugli arrivi dal Portogallo. Gli inglesi, infatti, di ritorno dal Portogallo, dovrebbero sottoporsi a una quarantena di dieci giorni.
Champions League: le favorite
Tra le favorite della Champions, un posto spetta di diritto al Bayer Monaco, club tedesco campione della passata edizione. I tedeschi sono un rullo compressore e, solo con il pareggio con l’Atletico Madrid, hanno interrotto un’incredibile serie di vittorie consecutive – 16, per la precisione – in Champions.
Intanto, i tifosi sono come al solito scatenati e già sono partiti con le scommesse sui migliori bookmakers AAMS. Ma bisogna aspettare qualche altro mese per capire se i pronostici della vigilia saranno rispettati o la Champions League sarà vinta a sorpresa da un club outsider.
Ottime chance anche per il Manchester City: la squadra guidata da Pep Guardiola è un’altra corazzata e ha buone possibilità di arrivare fino alla fine. Nel gruppo delle grandi favorite rientra sicuramente un’altra squadra inglese, il Liverpool. I vincitori della Champions League 2019 godono ancora di parecchi pronostici a favore e Klopp è ormai finalmente diventato un allenatore vincente.
A seguire, qualche buona chance anche per la Juventus, nonostante il rendimento finora altalenante della squadra di Pirlo, e per il PSG. Dopo anni di dominio assoluto, invece, quest’anno Real Madrid e Barcellona sono un po’ attardate e non sembrano preoccupare più di tanto per la vittoria finale. Tra le possibili soprese, occhio al Chelsea: il club di Abramovich è un avversario tosto e una squadra giovane e talentuosa.