Rocco Guarino (Presidente Provincia di Potenza): “Il giorno del ricordo come memoria delle nostre tragedie – il messaggio agli studenti ed ai sindaci. Un’insegnamento che l’indifferenza non può tradire”. Di seguito la nota integrale.
<Nel corso del settembre-ottobre del 1943 e, in misura molto più ampia, durante la primavera del 1945, – si legge nel racconto di quel giorno – le foibe rappresentarono il simbolo di una tragedia spaventosa che colpì la popolazione giuliano-dalmata, quando alcune migliaia di persone (circa 6-7mila) vennero uccise dai partigiani di Tito ed i loro corpi furono gettati in parte in queste voragini, in parte nelle fosse comuni o in fondo all’Adriatico, oppure non tornarono dai vari luoghi di prigionia.
“Elemento comune di questo dramma – ha spiegato il Presidente della Provincia Rocco Guarino, in un messaggio inviato agli studenti delle scuole superiori del territorio ed ai 100 Comuni – fu la quasi totale mancanza di notizie delle persone deportate che sparirono senza lasciare traccia, per cui nel tempo, ricordano sempre gli storici e gli scritti indipendenti, si è consolidato l’uso del termine «foiba» nel suo significato soprattutto simbolico, come paradigma di una vicenda molto più ampia, a prescindere dal luogo esatto e dalle specifiche modalità che interessarono le singole uccisioni.
Nel giorno della nostra tristezza condivisa con chi ha sofferto l’odio razziale e la emarginazione dei più deboli come ricordato nella Giornata della Memoria, bisogna affermare anche per questa tragedia per certi versi ancora tutta da scrivere, il principio della lotta all’indifferenza come assunto della nostra capacità di difendere le categorie più esposte ed oggetto di tirannie e soprusi>.