Coordinamento Forza Italia Giovani Basilicata ha inviato una nota in occasione del Giorno del ricordo dei martiri delle Foibe d’Istria, Fiume e Dalmazia.
Le Foibe, così come qualsiasi altra macchina di terrore e di violenza, sono solo il risultato della compressione reiterata, reciproca, e sistematica della libertà del singolo. Sono il frutto del sacrificio della libertà e della dignità umana per beni diversi e superiori. E ci devono essere da monito, in un momento storico in cui la libertà viene sacrificata in nome dei beni più disparati: per la sicurezza, per la morale, per la diversità, per i diritti umani, per la fede, o per il denaro. Nulla di tutto questo può esserci senza uomini liberi, e una cosa è certa. Un uomo che non è più libero, un uomo umiliato, prima o poi si ribellerà e diverrà un violento. E noi come Forza Italia, come unico movimento politico davvero moderato, abbiamo il dovere di ricordarlo ed evitarlo. Non possiamo dimenticare le lezioni della storia. Non dobbiamo ignorare le origini di tanta disumana violenza.
Cogliamo allora l’occasione della giornata del 10 febbraio per un giusto tributo verso le decine di migliaia di persone uccise nelle foibe, per quelle deportate nei campi di prigionia jugoslavi e per chi, fatti in fretta e in furia i bagagli, ha suo malgrado partecipato all’esodo giuliano-dalmata. E vogliamo farlo traendone una lezione, per molti versi, oggi più attuale che mai.
Non possiamo dimenticare l’assalto al Congresso Usa, le tensioni in Myanmar, le rivolte in Russia, i moti di Hong Kong, le tante manifestazioni no-covid in UE, la Brexit e le tensioni politiche a casa nostra. Raramente negli ultimi 30 anni il mondo intero è un brulicare di movimenti antagonisti tra loro. Raramente le fratture ideologiche tra le diverse anime della nostra Unione Europea e della nostra Italia sono state cosi accese. Allora cosa possiamo imparare dalle Foibe e dal contesto da cui si sono originate. Nella condanna intransigente di qualsiasi forma di brutale violenza, dobbiamo chiederci, quanto di questo ci sia ancora in un mondo di tensioni crescenti e costanti, di frizioni disgreganti ? Quali e quanti semi la rabbia, e l’umiliazione per essere stati dimenticati stanno gettando ? Quali e quante persone innocenti pagheranno il prezzo della nostra distrazione ?
Che il sangue dei vinti, non sia sacrificio inutile.