Tetti spesa strutture sanitarie accreditate, Aspat B: “Tavolo di concertazione per una congrua soluzione”. Di seguito la nota integrale.
L’ASPAT Basilicata, con lettera a firma della presidente Antonia Losacco, inviata al Presidente Bardi e all’Assessore Leone, ha invitato la Regione ad “adottare tempestivamente, previa convocazione di un tavolo di concertazione con le Associazioni di categoria, soluzioni congrue con riferimento all’assegnazione dei tetti di spesa alle strutture private accreditate per l’anno 2021 per consentire alle stesse di superare il corto circuito venutosi a creare e programmare adeguatamente la propria attività”.
L’ennesima sollecitazione dell’Aspat Basilicata, fa seguito alla sentenza del TAR n. 96 del 6 febbraio 2021 che ha annullato la DGR n. 432/2019 recante i criteri per l’assegnazione dei tetti di spesa per gli anni 2019 e 2020.
Ancora una volta, le strutture ambulatoriali private – è scritto nella nota – si trovano ad aver posto in essere la propria attività , in assenza di una valida predeterminazione annuale dei propri tetti di spesa, una situazione di stallo che danneggia le strutture da tempo.
Si sa che, l’assegnazione delle risorse economiche, finalizzate ad assicurare la più ampia tutela del diritto alla salute, è una scelta di natura politica molto complessa e complicata, ma per assicurare i LEA e la continuità assistenziale, non si può prescindere dal necessario aumento della dotazione finanziaria.
Dopo anni, l’Amministrazione Regionale ha approvato, con la DGR n. 169/2020, la cosiddetta mappa di compatibilità per il triennio 2019-2021, senza che l’approvazione della stessa sia stata preceduta da alcuna forma di concertazione e/o di interlocuzione con le Associazioni di categoria, prassi prevista e consolidata da tempo, purtroppo la citata mappa non risolve la tematica della corretta individuazione dei criteri per l’assegnazione dei tetti di spesa. I criteri adottati per l’individuazione dei fabbisogni non appaiono sufficientemente chiari, peraltro, il contenuto della DGR – a parere di Antonia Losacco – non è di per sé sufficiente a determinare la assegnazione dei tetti di spesa in quanto qualsiasi attività programmatoria correlata all’individuazione dei fabbisogni non può prescindere dall’utilizzo di tutti i fattori normativamente previsti nonché dalla presa d’atto della mutata situazione derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.
L’Assessore alla Salute, con una sua recente dichiarazione agli organi di stampa ha voluto rassicurare il Settore annunciando che la Regione ha stipulato con l’Università di Tor Vergata una convenzione per studiare tutti gli aspetti della questione dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale.
Si evidenzia che, anche con riferimento a questa circostanza, le Associazioni di categoria non sono state coinvolte e che sarebbe opportuno conoscere quali aspetti della questione dei tetti di spesa regionale, fanno parte della convenzione stipulata con l’Università di Tor Vergata.
Giova ricordare che le risorse da allocare alla Sanità Privata (solo il 2% della spesa totale sanitaria) è un atto politico e ci pare eccessivo uno studio accademico per determinarla.
In ragione di tale circostanza, si appalesa come ancor più necessaria un’attività di concertazione con le Associazioni di categoria che consenta di superare la situazione creatasi in ragione dell’effetto domino a causa delle varie pronunce di annullamento dei tetti di spesa rese negli ultimi anni dal T.A.R. Basilicata e per evitare ancora che la determinazione sopravvenga nel corso dell’anno creando ulteriori disagi nella programmazione aziendale per l’erogazione dei servizi.