Nuovo colpo di scena per la vicenda del teatro Duni di Matera. Giovanni Carnovale, legale rappresentante della società Navona Srl attraverso il proprio legale Claudio Larussa, ha inviato una nota al Comune di Matera per chiedere la restituzione delle chiavi del teatro Duni di Matera. Di seguito la nota integrale sottoscritta dall’avvocato Claudio Larussa.
A seguito della sentenza del Tribunale di Matera del dicembre scorso, la Navona srl con questa comunicazione chiede ufficialmente la restituzione delle chiavi del teatro Duni, in quanto a giudizio della società conduttrice sono state sostituite arbitrariamente.
“A nome e per conto della Navona Srl nella persona del suo legale rappresentante Giovanni Carnovale, faccio seguito alla precedente corrispondenza per rappresentare che la mia cliente ha verificato che sono state sostituite le chiavi di accesso al teatro Duni in assenza di qualsivoglia provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Rappresento inoltre che la stessa mi ha conferito incarico di procedere giudizialmente nei confronti di codesta Amministrazione sia in sede civile possessoria che per esporre i fatti anche in sede eventualmente penale per verificare se sono ravvisabili gli estremi di un esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Trattandosi di una pubblica amministrazione con la quale la Navona srl intende, ove possibile, mantenere rapporti di correttezza, la mia assistita mi ha autorizzato a richiedere preliminarmente con la presente, in via bonaria, la consegna quanto meno di copia delle nuove chiavi, evidenziando, tra l’altro, che all’interno del teatro vi sono beni e documenti che le appartengono.
Tuttavia, decorsi inutilmente 10 giorni dalla presente, si riserva di agire senza ulteriori avvisi.
Con l’occasione invio i più distinti saluti”.
Ma qualcuno ci fa capire cosa succede ??? il Comune ha acquistato o no il Teatro ??? Ha pagato la cifra pattuita a chi ? Questa Navona Srl a nome di chi parla ? È Lei la proprietaria del Duni ?? Cari Consigleri (Doria su tutti ) co fare capire che succede ? In fondo i soldi sono anche i nostri …