Consigliere regionale Cifarelli (PD): “La concertazione come premessa per contrastare la povertà e creare occupazione e sviluppo in Basilicata”. Di seguito la nota integrale.
La povertà, acuita dalla pandemia, è una minaccia alla coesione sociale ed alla tenuta della nostra regione. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta una occasione storica per il rilancio socio-economico della Basilicata e per fornire risposte concrete alle persone in condizioni di marginalità sociale.
Raccogliendo il grido d’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali ed in particolare dal segretario della CGIL di Basilicata, Angelo Summa, ritengo che l’inerzia che sta caratterizzando il non operato della Giunta Regionale guidata da Bardi possa risultare letale per le condizioni materiali di vita delle fasce sociali più deboli e disagiate.
In una fase politica nazionale caratterizzata dall’attivo coinvolgimento di quasi tutte le forze politiche nell’azione del costituendo nuovo Governo e da proficue relazioni istituzionali con le parti sociali, che proprio ieri sono state audite nelle consultazioni del Premier incaricato Mario Draghi, il Presidente Bardi, senza indugio alcuno, dovrebbe promuovere una virtuosa stagione di concertazione per definire gli assi strategici portanti dell’implementazione del Recovery Plan in Basilicata.
Al centro dell’agenda politica regionale va posta la prioritaria questione del lavoro, che purtroppo continua a scarseggiare, prevedendo mirati interventi di politiche attive del lavoro che abbiano come obiettivo principale donne e giovani. Accanto a ciò occorrono misure destinate alla decontribuzione per nuove assunzioni, apprendistato, lotta al sommerso, sicurezza e formazione.
Per costruire un welfare davvero inclusivo e in grado di aiutare i più deboli bisogna continuare ad avere particolare attenzione per le variegate forme di sostegno al reddito, prevedendo, da un lato, la prosecuzione delle attività legate al Reddito Minimo d’Inserimento e, dall’altro lato, misure per fronteggiare la povertà abitativa, sostenendo le famiglie con difficoltà a pagare i canoni di fitto.
Oculati interventi per la crescita e l’occupazione, accanto ad indispensabili investimenti infrastrutturali, potrebbero ridare ossigeno all’economia lucana e determinare importanti condizioni di sviluppo per l’intero territorio.
La definizione di questi indispensabili provvedimenti non può avvenire nelle isolate stanze della Giunta Regionale ma deve essere contrassegnata dalla partecipazione attiva di tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali operanti in Basilicata.
Dunque, Presidente Bardi, si svegli dal torpore e chiami a raccolta, insieme all’intero Consiglio Regionale ed ai Sindaci dei 131 comuni lucani, le organizzazioni sindacali, datoriali, professionali, nonché i vari segmenti dell’associazionismo diffuso e della cittadinanza attiva, affinché il Recovery Fund diventi una reale opportunità di coesione sociale e di progresso per la nostra regione.