Il Comitato per la Democrazia Costituzionale della Basilicata ha inviato ai rappresentanti parlamentari della nostra Regione, una lettera per ricordare l’importanza dell’approvazione di una nuova legge elettorale. Il Comitato, di concerto con i CDC di tutta Italia sottolinea come, in seguito al referendum costituzionale dello scorso anno, sia assolutamente necessario procedere alla riforma della legge elettorale, in senso pienamente proporzionale e con un totale superamento dell’attuale legge: il Rosatellum.
Una riforma che è stata al centro del dibattito pubblico, durante la breve campagna elettorale di Agosto e Settembre, con la promessa di procedere in tempi rapidi all’adeguamento della legge elettorale non appena fosse stato approvato il taglio dei seggi parlamentari. Quella stessa promessa è – ad oggi – completamente disattesa, con buona pace delle scelte democratiche dei cittadini.
La Regione Basilicata la cui rappresentanza ormai è ridotta a numeri minuscoli (4 deputati e 3 senatori), si troverà ad affrontare una situazione tale da impedire alle minoranze politiche di accedere alla rappresentanza parlamentare. Con il Rosatellum, infatti, la quota proporzionale resta ancorata a 3 deputati e 2 senatori: cifre assolutamente inadeguate a consentire una vera e seria ripartizione dei seggi proporzionale ai voti. L’abolizione dei collegi maggioritari consentirebbe, perlomeno, di riconsegnare alla Basilicata un minimo di equilibrio nella quota proporzionale.
L’iniziativa dei Coordinamenti per la Democrazia Costituzionale – oltre ad avere l’obiettivo primario di tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e dei rappresentanti parlamentari, su questo fondamentale tema di interesse generale – si propone di sottolineare alcuni punti fondamentali per evitare si torni al voto con l’attuale legge elettorale. Sollecitando l’approvazione rapida di una nuova legge interamente proporzionale, senza liste bloccate e candidature plurime, con soglie di accesso basse, in modo tale da favorire una migliore rappresentanza parlamentare dei territori e di tutte le correnti di pensiero politico e sociale presenti nel Paese.