L’associazione Infrastrutture, Servizi e Mobilità nel Materano in una nota sottolinea il patrimonio culturale della città di Matera, patrimonio mondiale Unesco dal 1993 e capitale europea della cultura 2019. Di seguito la nota integrale.
Matera è… L’associazione Infrastrutture, Servizi e Mobilità nel Materano vuole fare un omaggio alla città dei Sassi per non dimenticare una tra le città più importante del Mezzogiorno.
Matera è.. una città da vivere fuori e dentro fino al profondo delle sue grotte, assaporare l’ambiente che la circonda e viverla, una, dieci, cento, vicoli e piazze, dove ognuna ha mille storie da raccontare.
Dopo la grande affluenza dell’anno 2019 in cui Matera è stata dichiarata Capitale Europea della Cultura, con oltre 1 Milione di visitatori, è scoppiata la pandemia, una vera e grande avversità che sta colpendo tutte le città d’Arte e Cultura di tutto il mondo.
Matera è una città unica al mondo dove la cultura è la padrona di tutto quello che la circonda, dal Centro di Geodesia Spaziale, alle prime città più antiche del mondo, passando per la Civiltà Rupestre che scopre il primo insediamento umano in pianta stabile, scoperto dall’archeologo Domanico Ridola, percorrendo la civiltà Rupestre e quella della Civiltà Contadina e del Settecento. Civiltà che Spesso s’intrecciano a testimoniare la continuità abitativa, unica al mondo, avvenuta per oltre 9.000 anni, restituendola al mondo intero un sito di Città dell’U.N.E.S.C.O. da difendere e tutelare.
Per questi ed altri presupposti, a Matera, stanno realizzando la Civiltà dell’Uomo di cui Matera sarà la protagonista grazie ad un progetto di Invitalia del 2015, che sta per essere terminato allo scopo di mettere alla luce un mondo fatto di cultura, Arte, Storia e modi di vivere che fanno di Matera una città veramente unica al mondo.
Matera è tra le città capofila, insieme alle città del nord Europa, come esempio di città del “Post Moderno” che ha attraversato dal suo passato la modernità e l’industrializzazione, rappresentando la vera rovina del pianeta, per passare direttamente nella civiltà che ben presto sarà quella del futuro, ovvero della cultura, della sinergia uomo natura e sistema, di cui rappresenta l’esempio ancora intatto di sopravvivenza da cui prendere spunti per le città del Post-Moderno. Insomma una città dove l’antico ed il moderno diventano un unicum costruttivo per la cultura e le civiltà del futuro.
Nel dettaglio il Parco della Storia dell’uomo, ancora in corso di realizzazione, parlerà di quattro civiltà ancora sconosciute perché troppo remota o troppo moderna. Una possibilità per esplorare e conoscere il rapporto millenario dell’umanità attraverso lo spazio e le stelle traghettando strumenti di divulgazione scientifica che offrano il percorso della civiltà dell’uomo dalle proprie origini, in cui Matera è protagonista, fino al cosmo. È articolato in una serie di interventi di recupero di palazzi, chiese, tratti di strade, porzioni della cinta muraria appartenenti al complesso storico, oltre alla Città dello Spazio finanziata dall’Agenzia Spaziale italiana come simbolo della Space-Economy, vediamo:
LA CITTA’ DELLE STELLE: Matera con il suo Centro di Geodesia Spaziale, può vantare la presenza di uno dei centri di osservazione della Terra più importanti d’Europa e del Mondo, un fiore all’occhiello della Space-Economy come propulsore dell’industria dello spazio e dell’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) ed Europea. Al suo interno, sarà creato appositamente, in una cupola dal diametro di dieci metri, per osservare virtualmente in un sistema spaziale al fine di visitare pianeti e lune, viaggiare nel tempo con particolari estremamente realistici acquisiti direttamente dalle agenzie spaziali di tutto il mondo.
LA CIVILTA’ CONTADINA: zona turistica che parte dalla Chiesa di santa Maria alle Malve in epoca precedente e post-bellica, per visitare un tipico Vicinato a Pozzo. Il Vicinato è stato per secoli uno spazio urbano dei Sassi di Matera composto da un raggruppamento di abitazioni, più o meno in grotta, che si affacciavano su uno spazio prospiciente con al centro un punto comune rappresentata dal pozzo di acqua naturale. Nella civiltà contadina dei Sassi, il Vicinato rappresentava il luogo d’incontro tipico, intorno al quale gli abitanti si reperivano dando origine, non solo a tutto il centro abitato dei Sassi di Matera, ma a tutti centri storici del Sud-Italia ormai scomparsi nei tempi.
LA CIVILTA’ RUPESTRE: gli interventi previsti dal progetto per la realizzazione del Parco della Storia dell’Uomo-Civiltà Rupestre sull’altopiano Murgico di fronte ai Sassi di Matera, in epoca medioevale, sono alcune chiese Rupestri, tra le 150 esistenti, ristrutturate per costituire l’elemento cardine del progetto che prevede la riqualificazione dei complessi di Rupestri di, San Pietro in Principibus (o San Nicola sulla Via Appia), San Falcione, San Vito alla Murgia, Asceterio di Santa Maria dell’Arco, Sant’Agnese, Madonna delle Tre Porte, Madonna della Croce.
LA CIVILTA’ DELLA PREISTORIA: sempre sull’altopiano Murgico, ma in un punto particolarmente misterioso ed affascinante, ed in epoca neolitica, sorge il villaggio di Murgia Timone, dove, fino a prova contraria, è stata scoperta l’agricoltura, e quindi la città in cui per la prima volta l’uomo riesce a vivere di piantagione e quindi può fermarsi anche per allevare gli animali e non solo di caccia nomade. Un evento storico che ha nel suo ingresso il simbolo dell’emblema del neolitico. È rappresentato da due circoli concentrici con al centro due cavità a cui si può accedere attraverso un tunnel, che rappresentano proprio il sesso maschile che penetra il sesso femminile nel gesto di fecondare la terra, di cui ne rappresenta il simbolo emblematico per tutte le civiltà neolitiche che si sono succedute in Europa nei secoli successivi.
Matera non è solo questo, ma anche di Musei e Mostre di grandi artisti e dei grandi Filmaker provenienti dal tutti il mondo, poi c’è la Dorsale Settecentesca con le sue Chiese e Palazzi, che sembra proteggere il dirupo dei Sassi dalle intemperie del tempo, la città nuova con i grandi quartieri dello spopolamento dei Sassi, voluti dall’Ingegnere Olivetti attraverso un concorso internazionale. Tutto sembra impreziosito ed adornato da statue del Gaudì che rappresentano il giusto ornamento che meritano.
Matera era una ricca e fiorente cittadina del Mezzogiorno che viveva molto degnamente dell’espropriazione del suo grano in oriente, non solo grazie alla qualità dello stesso, ma anche alla acquisita proprietà del Porto di Trani. Per volere del Re di Napoli, fu sottratta alla Terra D’Otranto per diventare la Capitale della Basilicata, costituitasi annettendo alla Lucania, la Terra del Vulture Melfese che faceva parte della Daunia, la Terra di Foggia. Il decennio Napoleonico durante il Regno delle due Sicilie, divenne fatale e nello stesso tempo determinante per la Città dei Sassi. Infatti, Giuseppe Napoleone, designato Re di Napoli da suo fratello minore Buonaparte, per ingiuria alla città di Matera, che lo aveva sempre intralciato nella sua conquista del Regno, e dopo un festeggiamento nel Palazzo Giudice Pietro a Matera, al suo ritorno a Napoli, sottrasse a Matera il porto di Trani, sottraendo il suo più grande mezzo di trasporto delle sue merci, e fece distruggere tutte le strade che portavano alla città invisibile ed irraggiungibile, trasformandola in una città fantasma, e facendola svanire dalle carte geografiche. A questo punto fu eletto a Capoluogo la Città di Potenza con appena 1.800 abitanti, che aveva dato supporto logistico e di uomini alla conquista del Regno, a fronte dei 22.00 di Matera rimasta ostile.
Da quel momento comincia la storia di una civiltà come modo ed esempio per il mondo intero di una città che ha saputo vivere di umanità e natura, che oggi ci ha restituito tutta la cultura che abbiamo in questo luogo magico ed affascinante. Matera è l’esempio di una città che ha saputo sopravvivere a tutte le intemperie del tempo e della storia sollevandosi da ogni forma di difficoltà, Matera, oggi rappresenta la storia di un simbolo emblematico di una città che ha saputo far rivivere la sua grandezza.