Un minuto dopo le 19 il presidente incaricato Mario Draghi è salito al Quirinale da Sergio Mattarella per sciogliere la riserva, con la lista dei ministri. Il momento della svolta, dopo giorni di lavoro nel massimo riserbo, in stretto contatto con il presidente della Repubblica, mentre i partiti sono stati a lungo tenuti in disparte.
Mentre l’ex presidente Bce è a colloquio con il capo dello Stato, si susseguono le indiscrezioni sui nomi. Con una ridda di ipotesi. Poche le caselle che sembrano certe: Marta Cartabia alla Giustizia e Dario Franceschini alla Cultura.
Si parla dell’ingresso nell’esecutivo anche del vicesegretario PD, Andrea Orlando, che andrebbe al Lavoro. Il ministero della Transizione ecologica finirebbe invece a Roberto Cingolani, un fisico fino a due anni fa alla guida dell’Istituto italiano di tecnologia. Altro nome certo dovrebbe essere quello di Daniele Franco all’Economia, una lunga esperienza in Bakitalia e poi come Ragioniere generale della Stato.
oberto Speranza potrebbe essere confermato alla Salute, ma il diretto interessato fa sapere di non aver ricevuto comunicazioni al riguardo. Si parla anche di un’irritazione dei 5Stelle per la presenza di tre esponenti del Pd nell’esecutivo – Orlando, Guerini e Franceschini – con un sorpasso nei confronti dei ministri politici del Movimento 5 Stelle.