“Un’azienda che non offre prospettive non può essere considerata volano di sviluppo per il territorio.”Il segretario regionale della UGL Basilicata Metalmeccanici, Giuseppe Giordano, mostra perplessità sulla questione Ferrosud, attraversata anche in questi ultimi incontri consumati in Regione, da nuove e pressanti angosce sul futuro dei lavoratori. Mobilità che andrà verificata, il 30 ottobre 2012 scadrà la Cassa integrazione Straordinaria in deroga. Bisogna passare dalle parole ai fatti, scoprire quanto difficile sia ripristinare un livello di garanzia e sicurezza nell’azienda a rischio chiusura. Emblematico, in tal senso è e resta tale vicenda che continua a muoversi su un terreno ricco di difficoltà con le ipotesi di un suo rilancio sempre appese ad un tenue filo di speranza. In bilico sono 140 posti di lavoro, tante famiglie disperate con un solo unico destino che li lega tra loro: disintegrazione, lenta e tormentata, di una delle realtà occupazionali più importanti del Materano. Sin dalle origini della crisi dell’azienda – ha sottolineato il Segretario della UGL Metalmeccanici Giuseppe Giordano– ho manifestato forti dubbi circa la possibilità che la stessa riuscisse ad attuare un piano industriale credibile e, soprattutto, positivo. A oggi nessuna certezza, solo ennesime vacue promesse. L’interesse di imprenditori locali, che assicurerebbero solidarietà e continuità al proprio produttivo, per poter essere considerata, attualmente, è quale unica alternativa alla crisi. La Ferrosud – prosegue Giuseppe Giordano – è un’emergenza che l’UGL sta’ seguendo oltre a tutte le parti sociali, che ringraziamo. Ma il rammarico rimane per la situazione, le Istituzioni sono state sino ad ora inoperose e incapaci di affrontare tale vicenda con la dovuta determinazione del caso, facendola arrivare ad uno stato comatoso e compromettendo il futuro di 140 famiglie. Il Presidente della Provincia di Matera, Franco Stella avvii subito un dialogo istituzionale affinché la Ferrosud rientri nel piano delle Piccole e Medie Imprese e possa ottenere agevolazioni pari al 70% dell’investimento su riconversione produttiva, con importi variabili tra 15 e 50 mila euro. Questa potrebbe essere misura e strumento per sostenere il sistema produttivo della fabbrica materana in questa fase di forte congiuntura economica. Sarebbe possibile – conclude il segretario UGL, Giordano -, poiché trattasi di uno degli strumenti più attesi previsti nel pacchetto delle misure agevolative a favore del sistema imprenditoriale locale di “Obiettivo Basilicata 2012. Se tale attivazione della misura sarebbe attuabile, determinerebbe oltre alla ripresa produttiva della Ferrosud anche nuovi investimenti sul territorio offrendo certamente positive ricadute per la ripresa produttiva e occupazionale”.